Il re dei funerali finisce in carcere per reati di camorra. La figlia – all’epoca brillante studentessa di giurisprudenza, oggi giudice a Foggia – aveva avuto alle sue dipendenze in maniera fittizia (e molto probabilmente inconsapevole) l’affiliato al clan che successivamente uccise un consigliere comunale. Ancora intrecci tra imprenditoria e camorra a Castellammare di Stabia, con legami pericolosi che fanno emergere inquietanti accordi tra malavita organizzata e colletti bianchi. Tutto in cambio del «monopolio» nella gestione degli affari, senza avere problematiche di nessun tipo. Stavolta, il settore finito nel mirino della Direzione distrettuale Antimafia di Napoli è nuovamente quello delle agenzie funebri dei Cesarano.
Con la sentenza numero 3050 del 30 novembre del 2018, il giudice Marcello Sinisi accoglieva la domanda dei germani Cavallo, in merito alla realizzazione...