Assalto dei collettivi studenteschi alla Sapienza, poliziotti presi a pugni. Meloni: “Non è manifestare ma delinquere”

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Le violenze dei collettivi dell’Università La Sapienza di Roma hanno mostrato quale sia l’attuale situazione negli atenei italiani, dove piccoli gruppi di studenti stanno cercando di prendere il potere decisionale. Avanzano pretese e sottopongono le autorità a ricatti morali molto forti, al punto che in alcuni casi i Senati accademici hanno ceduto alle loro rimostranze. Così non è accaduto a La Sapienza, dove la rettrice ha deciso di non piegarsi e di non accettare il boicottaggio degli accordi con le università di Israele. Il risultato sono stati un tentativo di irruzione in rettorato, bloccato dalla polizia, e un altro tentativo di assalto nel commissariato, con diversi agenti feriti.

Piena condanna per le violenze avvenute oggi da parte dei collettivi a Roma. Devastazioniaggressioni, scontri, assalti a un Rettorato e a un Commissariato, con un dirigente preso a pugni. Questo non è manifestare, ma delinquere. La mia solidarietà al dirigente della Polizia aggredito, a tutte le Forze dell’ordine e ai docenti“, ha dichiarato Giorgia Meloni in una nota. Dello stesso tenore e dichiarazioni del presidente del Senato, Ignazio La Russa: “Ferma condanna per le azioni di odio e violenza dei collettivi studenteschi. […] La mia vicinanza va alla Rettrice della Sapienza Antonella Polimeni e alle Forze dell’ordine alle quali rinnovo anche la mia sincera gratitudine. La violenza non è, e mai sarà, espressione di libertà“. Anche il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha espresso solidarietà agli agenti: “Simili iniziative, ispirate dall’odio e dalla violenza, sono estranee al libero confronto democratico e vanno fermamente condannate“.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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