MARANO, DI MARINO E IL PRESSING SU MORRA PER L’ASSESSORATO. IL SINDACO PRENDE ANCORA TEMPO, MA ORMAI IL GIOCO E’ CHIARO

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Di Marino, al secolo “Caramella”, ancora attende che si sciolga il sangue di San Gennaro. Morra se lo ritrova ai convegni, ma qualche volta è Di Marino ad essere invitato in municipio o altrove. Il rapporto tra Di Marino e Morra c’è. E’ inutile che qualcuno neghi. Di Marino è ovunque.

E’ presente ai convegni, a quasi tutte le iniziative istituzionali, non istituzionali, in municipio e in riunioni dove si parla anche di futuri sviluppi amministrativi, marca stretto il primo cittadino per “incassare” politicamente il sostegno fornito a Morra durante il ballottaggio, attraverso un incarico (per sé o per il suo gruppo) in giunta.

E’ cosa nota che Di Marino e Morra, insieme a Carandente Luigi (vice sindaco) e al papà di Enza Carandente, consigliere dell’amministrazione Visconti, anch’ella citata nell’ultimo decreto di scioglimento del Comune di Marano, si sono incontrati nei giorni scorsi in municipio per discutere della possibile riapertura del mercato ortofrutticolo, magari in un luogo diverso da quello attuale.

La domanda che si pongono in tanti, addetti ai lavori e non, è questa: “Perché Morra concede tutto questo spazio a Di Marino? Cosa c’è dietro? Che operazione si sta prospettando?

La verità, come abbiamo sempre scritto, è che il primo cittadino – che ha vinto anche grazie ai voti di Di Marino, Pasquale Coppola e di altri che al primo turno avevano sostenuto Luigi Baiano sindaco – non vorrebbe dare nulla a Di Marino o quanto meno vorrebbe riconoscergli qualcosa senza però far apparire all’esterno di averlo dato a “Caramella”. Il sindaco prende dunque tempo e, come preventivato, tenta di portare a “sperdere” l’ex consigliere di Visconti. Il quale, però, è ancor più tenace di Morra.

Alla lunga chi vincerà questa sfida? Alla lunga Morra (ma forse glielo ha già proposto) dirà a Di Marino di caricarsi un assessore di sua conoscenza. Oppure farà in modo che qualcuno dell’opposizione passi in giunta per consentire l’ingresso di Di Marino in Consiglio comunale. Ipotesi che starebbe benissimo sia al Di Marino che ad altri. Il problema, su tal punto, è convincere il finto oppositore ad accettare la proposta e ad ottenere, soprattutto, la promessa di un assessorato fino al termine della consiliatura.

Un assessorato blindato, insomma. Ma si potrebbe fare altro: Di Marino, ad esempio, potrebbe mettere sul tavolo, come assessore, il nome di Pasqualino Coppola, suo grande amico. Coppola è un veterano della politica cittadina e non è mai stato in buoni rapporti con Morra e con Simioli Eduardo, fedelissimo del sindaco. Nessuno si fida dell’altro, in realtà, ma in politica tutto è possibile. Coppola, che ha molti difetti, è comunque un politico che sa fare politica, che conosce la macchina amministrativa e i movimenti interni agli uffici. Non è un parvenue. Potrebbe essere dunque una soluzione buona sia per il Di Marino, che avrebbe un assessore realmente di sua fiducia in giunta, sia per il sindaco che, al netto delle simpatie o antipatie verso il Coppola, si ritroverebbe in squadra un uomo che sa leggere le carte e che farebbe alzare un po’ il livello dell’attuale squadra, oggettivamente scarsa in alcuni componenti.

Morra inoltre, con l’ingresso di Pasqualone ‘e Qualiano, blinderebbe ulteriormente i rapporti con Mario Casillo, big del Pd regionale e candidato potenziale per i dem in una delle prossime tornate elettorali. Coppola e Morra non si amano, è noto. Morra è un comunista che appare un moderato in pubblico. Un comunista nei modi di fare, nelle pratiche e nelle modalità politiche. Un “falco” per le questioni di politica estera, molto ma molto più cauto e riflessivo sul locale. Ha mille difetti anche Morra: è pieno di sé, spesso allergico al contraddittorio, non ha fatto bene da assessore di Perrotta, è circondato da alcuni “zeloti” che lo osannano a prescindere e si è creato, nel corso degli anni, un cerchio magico che è inviso a tanti. Ma anche lui, come Pasqualino, è un pragmatico e la politica, se vuole, la sa fare. Il matrimonio, insomma, potrebbe convenire ad entrambi e tranquillizzerebbe il tarantolato Di Marino.

 

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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