Marano. Libri di testo, l’avviso pubblico che fa storcere il naso. Ma sindaco e assessore potevano firmarlo?

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Sul sito del Comune di Marano è stato pubblicato l’avviso pubblico (così viene chiamato) inerente la fornitura dei libri di testo per gli alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado del territorio, sul quale sono state apposte le firme del primo cittadino Matteo Morra e dell’assessore alla pubblica istruzione Carmen Bocchetti. Qualcuno si chiederà quale sia la notizia. Venendo al dunque quello che pare assai strano è il modus operandi per questo specifico caso.

Siamo al cospetto di un atto – almeno così sembra – di natura prettamente gestionale, l’avviso pubblico, che viene però firmato da un componente della giunta e dal primo cittadino e non da un funzionario dell’ente.

Si tratta di una semplice comunicazione alla cittadinanza o l’avviso pubblicato è effettivamente l’atto propedeutico alla ricezione delle istanze?

In più, sorge un altro interrogativo. Perché non è stata pubblicata all’albo pretorio online la determinazione dirigenziale con la quale è stato approvato lo schema di avviso pubblico, se quello che è stato firmato dal sindaco e dall’assessore Bocchetti è un semplice comunicato stampa?

Non contestiamo la legittimità o meno del provvedimento, ma quello che ci chiediamo è se Morra e Bocchetti potevano (è una questione di competenze) firmarlo.

Stando alle nostre conoscenza no, in quanto l’art. 107 del TUEL stabilisce a chiare lettere che “spetta ai dirigenti la direzione degli uffici e dei servizi secondo i criteri e le norme dettati dagli statuti e dai regolamenti. […] I poteri di indirizzo e di controllo politico-amministrativo spettano agli organi di governo (Giunta e Sindaco), mentre la gestione amministrativa, finanziaria e tecnica è attribuita ai dirigenti mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo.

Venendo al comma 2 del medesimo articolo parrebbe assai più chiaro l’errore burocratico in cui sarebbe incappata l’amministrazione cittadina. “Spettano ai dirigenti tutti i compiti, compresa l’adozione degli atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l’amministrazione verso l’esterno, non ricompresi espressamente dalla legge o dallo statuto tra le funzioni di indirizzo e controllo politico-amministrativo degli organi di governo dell’ente” […].

Sempre il testo unico degli enti locali, all’art.54, elenca in maniera analitica gli atti che sono espressamente di competenza del Sindaco e di certo tra questi non rientrano gli avvisi pubblici.

Lo scorso anno lo stesso avviso pubblico fu firmato dal segretario generale dell’ente, la Dott.ssa Giovanna Imparato, che durante la gestione commissariale era anche dirigente ad interim dell’area amministrativa, e non dai commissari. Due anni fa, invece, ci pensò Bianca Perna, all’epoca assessore alla pubblica istruzione. Insomma tanta è la confusione.

Si può parlare, dunque, di pasticcio o quanto meno confusione amministrativa?

Quello che è certo è che al momento per la procedura di cui stiamo parlando non viene indicato, o quanto meno, al momento non si sa, se ci sia un responsabile unico del procedimento, che dovrebbe essere espressamente previsto secondo la legge 241/1990.

Abbiamo verificato se un fatto analogo si fosse verificato in altri comuni e non c’è stato alcun riscontro. Il caso Marano sembra essere unico nel suo genere.

ECCO IL BANDO CON LE FIRME:

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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