Una bomba d’acqua di proporzioni spaventose. Gli agenti della polizia municipale e la ditta esterna che opera per il Comune sono da ore in azione. Chiuso il tratto di via Vallesana – a ridosso del cimitero – sommerso nuovamente dal fango che arriva dalla zona di Montesanto. Allagati nuovamente i locali della D’Azeglio e idrovore dunque nuovamente in azioni lì dove un tempo si votava. I danni sono ingenti, dal centro alla periferia. Ufficio tecnico, ditta delle manutenzioni e agenti della municipale sono già intervenuti in alcuni punti: corso Mediterraneo e zone limitrofe e via Vallesana. Si attende il completamento degli interventi anche in altri punti, tra cui via Antica Consolare Campana. Due le auto intrappolate nel fango, in via Vallesana e Cupa del cane. Critica, come sempre, la situazione anche in via San Marco e nelle aree a ridosso con Quarto. Abusivismo, alvei naturali occupati, mancata pulizia delle caditoie, mancanze di fogne, eccesso di cemento hanno reso Marano tra le zone più ad alto rischio idrogeologico della Campania. E intanto si continua a costruire, anche in zone a rischio come Città Giardino.
I dati choc della municipale.
“Intorno alle 11,45 di ieri – spiegano il comandante della municipale Gianluca Ferrillo e il maresciallo Francesco Delicato – la situazione più critica. Sono caduti 230 millimetri d’acqua all’ora. In totale 32 litri di acqua per metro quadrato. Una quantità immane se si considera che una pioggia superiore ai 30 millimetri all”ora è considerato nubifragio. Le nostre pattuglie e la squadra dell’ufficio tecnico si sono attivate immediatamente: abbiamo ripristinato l’asfalto in alcuni punti e riposizionato diversi tombini. Stiamo ancora monitorando il territorio. I danni sono in via di quantificazione”.
I dati sono monitorati dall’ufficio protezione civile comunale.
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