“Alessandro Poerio, il poeta eroe dimenticato riscoperto da Anna Poerio”

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Anna Poerio Riverso, saggista e pittrice, Presidente dell’Associazione Culturale Alessandro Poerio www.poerioweb.it e Direttrice del Comitato di Caserta dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, sin dall’anno 2002 collabora con prestigiose istituzioni (tra le quali, la Società Napoletana di Storia Patria, l’Associazione Amici degli Archivi onlus, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, il Centro Studi Storici di Mestre, la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli) al fine di valorizzare lo studio della famiglia Poerio attraverso la realizzazione di prestigiosi eventi culturali. Da ricordare, per citarne alcuni, la mostra itinerante “I Poerio, Storia e Poesia. Genealogia e storia della famiglia Poerio” (con l’Alta Adesione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano) e la mostra e il convegno “Alessandro Poerio, soldato e poeta della libertà a Venezia” (con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica). Nell’anno 2011, nella ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’ Italia, ha istituito il “Premio Poerio” allo scopo di tener alta la memoria di quella “Famiglia di patrioti” di cui Benedetto Croce ha testimoniato, nei suoi scritti, l’amor di patria, la cultura e il sacrificio. In tale occasione l’Unità Tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha concesso il Logo Ufficiale del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
Nel 2012 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha destinato una sua Medaglia di Rappresentanza alla seconda edizione del Premio Poerio; allo stesso modo, nel 2017 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha insignito il Premio Poerio di una Medaglia di Rappresentanza dedicata al 150° anniversario della morte di Carlo Poerio. Tra le principali pubblicazioni curate da Anna Poerio si annoverano: “Alessandro Poerio. Carteggio inedito”, Napoli, Istituto Italiano per gli studi Filosofici, 2006; “Carlo Poerio e William Gladstone. Le due Lettere al Conte di Aberdeen sui processi politici del governo napoletano (1851). I documenti dell’Archivio di Stato di Napoli”, introduzione di Renata De Lorenzo, Rubbettino, 2020. Nel 2022, nella ricorrenza del 220° Anniversario della nascita di Alessandro Poerio, ha curato una nuova edizione del suo volume dedicato ad Alessandro Poerio, che fu pubblicato per la prima volta nell’anno 2000 dalla Casa Editrice Fausto Fiorentino di Napoli, frutto della ricerca effettuata da Anna Poerio per la sua tesi di laurea discussa all’Università degli Studi l’Orientale di Napoli nel 1987 con il Prof. Raffaele Giglio. La nuova edizione “Alessandro Poerio. Vita e opere. Con l’aggiunta di lettere inedite di Ottilie von Goethe”, Rubbettino, contiene delle integrazioni rispetto alla prima, tra cui le lettere inviate da Ottilie von Goethe ad Alessandro Poerio. Queste missive, trascritte e tradotte dalla giornalista e storica dell’arte Stefanie Sonnentag, dimostrano un reciproco rapporto di stima e amicizia tra il poeta patriota napoletano e la nuora di Goethe. Essi si conobbero nel 1825 a Weimar a casa dello scrittore tedesco. Fu infatti Johann Wolfgang von Goethe a presentare al Poerio (che si trovava in Germania per motivi di studio) suo figlio e sua nuora. Sin da primo incontro Ottilie si mostrò molto cortese con il Poerio mettendogli a disposizione la sua biblioteca tedesca e inglese e facendo sì che il suocero preparasse per lui delle lettere commendatizie da consegnare a due insigni professori dell’Università di Gottinga, il Blumenbach e il Sartorius. Inoltre, Goethe incaricò la nuora di pubblicare nella rivista Chaos, da lei diretta, le prime nove strofe della traduzione in italiano, curata da Alessandro Poerio, della sua opera “La sposa di Corinto”. Il poeta Alessandro Poerio, pur essendo una delle più rappresentative figure della spiritualità romantica e risorgimentale, è rimasto purtroppo a lungo nell’ombra. La sua opera è stata scoperta molto lentamente dopo la sua morte perché Egli in vita, per motivi personali e soprattutto a causa delle persecuzioni politiche subite nel regno borbonico da lui e dalla sua famiglia, si rifiutava di pubblicare i suoi versi, nonostante venisse esortato dai suoi amici, come il Tommaseo, che lo definì “il più forte poeta lirico dopo Manzoni”. Dopo la pubblicazione nel 1970 dell’opera omnia del Poerio a cura di Nunzio Coppola, sollecitato da Benedetto Croce a trascrivere i versi inediti dallo zibaldone poeriano (custodito nella Biblioteca Croce), si deve ad uno studioso americano, Erasmo Gabriel Gerato, la pubblicazione del primo studio organico delle opere del poeta napoletano (“A critical study of the life and works of A. Poerio”, Parma, Maccari, 1975, tradotto nel 2006 in italiano da Anna Poerio “Studio critico della vita e delle opere di A. Poerio”, Istituto per gli Studi Filosofici, 2006).
Dopo anni di approfondite ricerche e di ventennali attività culturali Anna Poerio lancia l’appello affinché finalmente venga riconosciuto al Nostro un posto di riguardo nella storia della letteratura italiana, avendo come punto di riferimento il favorevole giudizio di Benedetto Croce: “Chi legga ora le liriche del Poerio (non solo quelle contenute nella raccolta edita nel 1852, ma anche le altre, sparsamente pubblicate postume); chi legga libero dai preconcetti e dall’indiscernimento […] ; chi procuri di tornare, come si deve, alla semplice realtà delle cose, sarà portato a riconoscere che, dopo il Manzoni e il Leopardi, nel periodo che va dal 1830 al ’48, l’opera di Alessandro Poerio, è accanto a quelle del Tommaseo e del Giusti, la sola che meriti di suscitare ancora l’interessamento dell’amatore di poesia”. Alessandro Poerio è il poeta della libertà e può essere considerato un poeta dei nostri tempi. Egli era un napoletano che si sentiva già italiano con lo sguardo rivolto all’Europa. Egli rappresenta l’intellettuale militante, che con i suoi versi cerca di suscitare l’orgoglio negli italiani invitandoli a prendere esempio dai grandi del passato. La cultura e la scrittura erano per il Poerio le armi più efficaci per liberare gli uomini dalla schiavitù e dall’oppressione. Egli era romantico nella morale, nella vita e nella sua concezione poetica ed aspirava, come scriveva Croce ad “poesia che fosse vita e una vita che fosse poesia”.
© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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