Marano, camorra: a Napoli nord ascoltato il pentito Giannuzzi

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Nella giornata di ieri, presso il tribunale Napoli nord di Aversa, è stato ascoltato (dal pm Visone e dall’avvocato Luigi Senese, legale di Armando Lubrano) il pentito Teodoro Giannuzzi, collegato in videoconferenza. Il processo vede imputati, con rito ordinario, Lubrano Armando e Celestino De Fenza.

Giannuzzi, incalzato dalle domande del pm e dell’avvocato difensore di Lubrano, ha ripercorso alcune vicende inerenti al traffico di stupefacenti tra il cosiddetto gruppo Gala (i componenti di questo gruppo sono già stati condannati con il rito abbreviato) e gli Orlando.

“Avevo l’autonomia, con il consenso degli Orlando dal 2015-2016, per vendere hashish sul territorio di Marano – ha spiegato Giannuzzi – Potevo vendere anche cocaina, anche se in prevalenza se ne occupava Gala Antonio. Prima degli Orlando, l’autorizzazione mi fu data dai Polverino”.

Il collaboratore ha fatto poi riferimento a un viaggio a Barcellona intrapreso da Lubrano e da Gala. “I due si erano recati in Spagna – ha aggiunto – per acquistare droga da portare a Napoli. Era un periodo particolare, in quanto avevano già perso un carico di hashish, credo fosse il 2017. 800 chili sequestrati a Varcaturo”.

Giannuzzi ha poi riferito sugli incontri tra Lubrano e Gala avvenuti nella casa romana di quest’ultimo: “Due volte ho visto Lubrano a Roma. In un’occasione c’erano anche Ciro Moccia e Celestino De Fenza. Io mi trovavo lì perché avevo necessità di cambiare il Blackberry. A casa di Gala si contavano i soldi frutto della vendita di droga. Soldi che dovevano poi essere girati agli albanesi. Ricordo che la casa di Gala si trovava in un posto alquanto isolato”.

Lunghissimo il controesame dell’avvocato Senese, che ha contestato alcuni passaggi della deposizione di Giannuzzi. Il processo è stato aggiornato a novembre.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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