Conte rimanda la palla nel campo di Draghi: Se non arriveranno risposte chiare alle nostre richieste saremo fuori dal governo

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“Il nostro no non era alla fiducia ma una reazione alle umiliazioni subite”, dice il presidente del M5S, Giuseppe Conte, in streaming dalla sua pagina Facebook prima dell’assemblea congiunta dei parlamentare grillini. Per poi sentenziare: “Senza risposte chiare e se non ci verrà garantito rispetto, il M5S non potrà condividere una responsabilità diretta di governo”. In altre parole: senza risposte chiare da Draghi al documento che contiene le nove richieste dei grillini, il Movimento sarà fuori da governo. Il Movimento è sempre più spaccato (la scelta di ritirare o meno la propria delegazione dal governo ha creato divisioni e tensioni): potrebbe esserci una nuova scissione con una trentina di parlamentari pro-Draghi pronti a votare la fiducia al governo. Si vedrà. Intanto, Enrico Letta ha lanciato un appello a tutte le forze politiche ma soprattutto al M5S “perché sia della partita mercoledì, con la voglia di rilanciare”. Forza Italia non ci sta. E con Antonio Tajani, il coordinatore nazionale, risponde: “Se non ci sarà un altro governo Draghi senza i 5S si tornerà a votare”. Un’ipotesi però, per il ministro dem del Lavoro Andrea Orlando, “non percorribile”. Si alzano i toni tra il Pd e il centrodestra di governo. Il ministro 5S per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà ha lanciato un allarme: in caso di “dimissioni del governo” le riforme del Pnrr non giungerebbero al traguardo. Oggi è anche stata la giornata degli appelli. Oltre a quello di Letta, anche i sindaci si sono rivolti a Mario Draghi chiedendogli di “andare avanti” perché “serve stabilità”.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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