Marano, la gaffe e la nota (farlocca) del Comune sulla vicenda Pip. Chiamato in giudizio contro la società dei Cesaro ma non si presenta alla prima udienza. L’onorevole Caso è muto?

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La storia è molto semplice: il Comune di Marano fitta (un anno fa) un capannone dell’area Pip a diversi imprenditori, che hanno dunque un regolare contratto e versano un canone all’ente. Ente che, al momento, è proprietario di parte del complesso industriale, così come sancito da una sentenza di Napoli nord.

La società Iniziative industriali, mesi fa, esegue un sopralluogo nell’area, scopre che alcuni capannoni sono occupati, ritiene illegittima l’occupazione e diffida sia il Comune che un paio di imprenditori. Poi, come dimostra la foto allegata all’articolo, ricorre contro lo stesso Comune di Marano e l’imprenditore Trinchillo. La prima udienza, a Napoli nord, si tiene il 10 giugno. Presente l’avvocato di Trinchillo, assente quello del Comune di Marano. Noi intervistiamo Trinchillo, che lancia l’allarme, e scriviamo che il Comune è chiamato in giudizio ma non era presente alla prima udienza. Qualcuno al Comune legge e fa pubblicare, sul sito del municipio, la notizia che “si tratta di un contenzioso tra privati e che non vi è alcuna omissione da parte dell’Ente”, aggiungendo che si tratterebbe di “notizia fuorviante”.

Ora noi pubblichiamo la foto dell’atto in cui si evince che la società dei Cesaro ha promosso ricorso anche contro il Comune di Marano, che non era presente alla prima udienza. In tribunale è stata mostrata anche la Pec che certifica la chiamata in giudizio del Comune di Marano. Ma il Comune, nonostante ciò, si permette di pubblicare un comunicato che smentisce la notizia. Cosa accadrà? Secondo l’avvocato Ciro Baiano, legale di Trinchillo, se l’ente non si costituisce alla prossima udienza si procederà in contumacia e saranno valutate solo le argomentazioni dei Cesaro e di Trinchillo.

Il fatto è grave ed è ancor più grave che l’ente abbia smentito una notizia vera. Naturalmente stiamo valutando la possibilità di tutelarci nelle opportune sedi. E’ ancor più grave la cosa se si pensa che il Comune è commissariato per camorra ed è gestito da una triade individuata dal Viminale.

Grave inoltre che il deputato Andrea Caso, membro della commissione nazionale antimafia, non dica una parola su questa vicenda. Per non parlare di altri autorevoli figure che oggi collaborano con il Comune di Marano.

Noi, intanto, attendiamo che il Comune ci chieda scusa (con una formale nota da pubblicare sul sito dell’ente) e ritiri la nota (fuorviante) pubblicata ieri.

L’INTERVISTA A GIUSEPPE TRINCHILLO.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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