“Da bibitaro a sommelier, Di Maio è diventato uomo di potere”. Il duro attacco di Di Battista

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Alessandro Di Battista durante la trasmissione televisiva 'Porta a porta' in onda su Rai Uno, Roma, 29 gennaio 2019. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
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“Luigi Di Maio ormai è diventato un uomo di establishment, di potere. È cambiato, oggi è un uomo di sistema, pensa alla prosecuzione della sua carriera politica nonostante avesse giurato più volte ‘due mandati e poi a casa, torno alla mia vita’”. Così Alessandro Di Battista ad ‘Accordi&Disaccordi’ in onda sul Nove. “Di Maio pensa a collocare sé stesso, ma anche il Movimento perché io dubito voglia lasciarlo – aggiunge -. Secondo me vorrebbe spostarlo soltanto il più possibile al centro. Cosa che ha sempre fatto dicendo ‘siamo liberali, moderati’, chiedendo scusa per ogni cosa”. “È scaltro, è preparato, è un grande lavoratore e una persona onesta. Se si è innamorato della politica o della poltrona? Nel caso di Luigi non c’è molta differenza in questo momento”, prosegue, confessando di sentirsi con Di Maio “ogni tanto”. Luigi Di Maio con i ‘suoi’ dopo l’elezione di Mattarella “sembravano i forzisti che occuparono il tribunale di Milano. Che c’è di politico nella claque dietro? Vogliono i posti”.

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