In diretta, come ogni venerdì, poco dopo le contestazioni che ha ricevuto nella sua Salerno, Vincenzo De Luca interviene a poche ore dalla diffusione dei dati della cabina di regia che determineranno il “colore” della regione nelle prossime due settimane.
“Quella di ieri è stata una giornata triste: abbiamo ricordato le 100mila vittime dell’epidemia da Coronavirus”, questo l’attacco del discorso di De Luca che è così tornato sulla Giornata del Ricordo. “Abbiamo respirato smarrimento e tragedia. Abbiamo rivisto la condizione di solitudine di chi è stato in isolamento. Ma tante cose potevano essere evitate con il coraggio delle decisioni”.
E la cosa principale da decidere era quella relativa “alla produzione in Italia dei vaccini. E’ stato il principale errore del Paese”. Poi l’attacco all’eccessiva burocrazia: “Quando si è in guerra bisogna correre e non preoccuparsi dei formalismi”. De Luca poi denuncia: “In Campania arrivano migliaia di dosi in meno. Stiamo lavorando per procurarcele da soli”.
E sulla decisione dell’Ema su AstraZeneca: “Riprendiamo anche in Campania la campagna di vaccinazione con Astrazeneca. Qui già 140mila persone hanno ricevuto una dose AstraZeneca, 120mila tra il personale della scuola e 20mila tra le forze dell’ordine. Non abbiamo avuto effetti di particolare rilievo. Dunque, dobbiamo procedere. So che ci sono ancora preoccupazioni, ma dobbiamo procedere usando la regione”. Ancora: “Ci dovrebbero essere dei testimonial per la campagna vaccinale. Auguro a Francesco Totti di non subire una campagna di sciacallaggio mediatico. Quando ho fatto il vaccino Pfizer alla fine dello scorso anno, con l’obiettivo di trasmettere fiducia, mi è capitato”, il commento di De Luca che lega la propria decisione di vaccinarsi a dicembre con la decisione del governo di coinvolgere volti noti per dare fiducia ai cittadini sui vaccini.
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