Il quarto punto all’ordine del giorno discusso nel consiglio di questa sera ha riguardato la questione dell’esternalizzazione del servizio idrico comunale. Presente anche una delegazione dei comitati contrari alla privatizzazione.
Si è votato per la sospensiva della delibera numero 148. La votazione si è conclusa con 15 voti favorevoli, contrario il sindaco e cinque astenuti, ovvero Giaccio, Moio, Abbatiello, Monti e Catone. La delibera, dunque, viene sospesa. Il consiglio è terminato con la votazione della proposta di determinare il periodo di fissazione dei parametri in 30 giorni a partire da domani con 13 voti favorevoli e 4 contrari. Fissato al 12 marzo il prossimo incontro.
In precedenza era stata accolta anche la mozione di censura contro il vicesindaco D’Alterio. A giochi fatti, insomma, la giunta Visconti ha dovuto soccombere sia sulla questione D’Alterio sia sulla esternalizzazione dell’acqua, per la quale la giunta si era già impegnata con Acquedotti scpa. E’ stata una debacle completa per il primo cittadino anche sulla questione Giudice di Pace, la cui mozione presentata dalla minoranza è stata emendata con un impegno (pronunciato in aula dalla De Nigris) francamente risibile. Il Giudice di Pace, scippato da due privati al Comune, non potrà essere mai spostato in via San Tommaso, strada angusta, in pratica una laterale di via Del Mare. Ma la De Nigris c’è mai stata lì? E’ probabile che nemmeno immagini dove sia la casa confiscata (quello dello “Svitapierno”) dove vorrebbero allocare il presidio giudiziario. Una burla, insomma, tanto per prendere un po’ di tempo.
Visconti ha dovuto soprattutto incassare le critiche anche dalla sua stessa maggioranza, in primis dal Pd, il suo partito, che lo ha fermato anche su tutto. E poi ci sono due astenuti anche nella lista che porta il suo nome: Enza Carandente e Concilio. La maggioranza non c’è più.
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