Un’altra tegola si abbatte sul Comune dove ormai si viaggia alla media di uno scandalo al giorno. Tra ieri e oggi – dopo i casi Garden House e Grifone – sono stati sequestrati (si attende la convalida del gip) circa 300 loculi e cento fossi di inumazione del cosiddetto quadrato sette del cimitero comunale.
Strutture sorte tra il 2010 e il 2011 dalla ditta Mastromimico di San Cipriano d’Aversa, poi confiscata perché i titolari sono ritenuti contigui al clan dei Casalesi. Da quanto si apprende, i loculi non sarebbero mai stati collaudati e mancherebbe pertanto il certificato di agibilità. La ditta Mastromimico è la stessa che sta operando da anni – in regime di amministrazione giudiziaria – nella nuova palazzina oggetto di ampliamento. Le fossa non potranno essere utilizzate per eventuali inumazioni e ai visitatori è consentito soltanto depositare fiori nell’area non transennata.
E ancora una volta, come già evidenziato più volte in altri articoli, ci sovviene il seguente pensiero: ma pagherà mai qualcuno per tutto quello che è stato fatto al Comune di Marano?
© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews