La camorra a Marano e le ultime indagini. La figura di Sabatino Russo, le sue attività illecite. La ricognizione di Perrone presso il deposito di Carputo

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La figura di Sabatino Russo, alias ‘o Schiattamuort, arrestato qualche settimana fa insieme con Luigi Esposito, meglio noto come Gigino ‘e Celeste, emerge in tutta la sua importanza nelle oltre 260 pagine dell’ultima ordinanza di custodia cautelare che ha portato all’arresto dei fiancheggiatori del boss Antonio Orlando.

Russo, criminale di matrice “mallardiana”, ma poi confluito nei Polverino e successivamente negli Orlando, non era entrato nei procedimenti che avevano portato, tra il 2015 e il 2017, all’arresto di numerosi esponenti della consorteria dei “Carrisi”.

Eppure Russo, secondo quanto ricostruito dai magistrati della Dda di Napoli e dai carabinieri di Castello di Cisterna, era da anni inserito in un certo circuito. Di lui parlano diversi pentiti e di lui si accertano i collegamenti con i camorristi della fascia costiera di Giugliano, la vicinanza al clan De Rosa di Qualiano e le parentele e i contatti con alcuni esponenti della camorra maranese, alcune dei quali dediti anche al business delle attività commerciali.

Russo, per conto degli Orlando, oltre a curare la latitanza del super boss “Mazzolino” e a fare da uomo-ombra di Luigi Esposito, nel periodo successivo alla sua scarcerazione (ovvero dall’estate del 2017), si occupa di una pluralità di attività illecite. I pentiti lo identificano come un collettore delle puntate di droga (in anni antecedenti al 2017) sulla fascia costiera giuglianese, organizzatore di attività estorsive (nell’ordinanza viene citato il caso di un imprenditore operante in via San Nullo, a Licola) e finanche come organizzatore e riscossore (per conto degli Orlando) del contrabbando di sigarette.

Più volte Russo viene intercettato, a bordo di una Fiat Panda, in alcuni punti di Marano, in prevalenza tra via Colombo, corso Umberto, piazza Spirito Santo, dove ancora oggi insistono “punti vendita” illeciti di sigarette.

Nell’ordinanza di custodia cautelare si fa anche riferimento ai suoi frequenti incontri con Luigi Esposito e agli spostamenti presso alcune zone di Marano, in particolare nel deposito di Carmine Carputo, ubicato in via Platone. E’ lì che Esposito, secondo quanto accertato dai carabinieri, ha ricevuto per mesi diverse persone. Russo ed Esposito vengono immortalati da alcune telecamere piazzate dalla forze dell’ordine. Per essere certi che il capannone oggetto delle indagini sia quello di Carputo, anch’egli in carcere da qualche tempo, i magistrati delegano i carabinieri del Roni di Napoli, che accompagnano in zona – nel giugno di quest’anno, per una ricognizione – il collaboratore di giustizia Roberto Perrone (nella foto), esponente di primo piano del clan Polverino.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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