Lo scandalo degli stagionali del servizio rifiuti si allarga. Nell’elenco dei 15 presi in “prestito” dalla ditta Tekra non figurano solo figli, cognati e amici di dipendenti comunali, quelli che in pratica (in un modo o nell’altro) dovrebbero vigilare sulle corretto svolgimento del servizio, ma anche stagionali sponsorizzati da consiglieri comunali, che non potendo o non riuscendo a mettere “scope” con il mattone, si accontentano di piazzare (per due mesi) qualche amico o elettore. Un conflitto di interesse enorme, insomma, che dovrebbe sollecitare l’interesse della prefettura di Napoli e dei carabinieri, non solo della locale compagnia.
Il dirigente Di Pace – come minimo – dovrebbe avviare un’indagine interna, ma è difficile (anzi praticamente impossibile) che lo faccia. Pochi mesi fa un nugolo di figli e dipendenti comunali finì nella lista degli scrutatori. Roba di 100 euro o giù di lì. Stavolta il caso è ben più grave. Alcuni neo stagionali sono radicati soprattutto in una determinata zona del centro storico di Marano. Una casualità? Pensiamo di no.
Il sindaco, su queste ed altre vicende (come quella dell’alveo), tace. Nella fila della maggioranza nessuno parla. Tra i dirigenti silenzio. Forse è arrivato il momento che la prefettura di Napoli invii a Marano una commissione d’accesso agli atti che possa accendere i riflettori su alcune vicende: lottizzazioni, abusi edilizi, abusi commerciali, sgomberi mai eseguiti e ora la questione degli stagionali. Ministro Salvini, prefetto Pagano, se ci siete battete un colpo.
P.S. La lista con le new entry sarà pubblicata quanto prima.
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