“Vieni, ti devo ammazzare”. Lite finita nel sangue a Marano scatenata da dissidi di natura economica. Ecco cosa è accaduto ieri

0
1.077 Visite

“Vieni che ti devo ammazzare”. Castrese Capuozzo, l’autista di autobus che ieri sera ha accoltellato m il fratello nell’atrio di un palazzo di via Sconditi, lo aveva contattato al telefono dopo essersi recato a casa sua. Antonio Capuozzo, di professione meccanico, era uscito da poco per riaccompagnare l’anziana madre, che aveva trascorso alcune in compagnia del figlio, della moglie e dei nipotini.

Tornato in via Sconditi, ha incrociato il fratello, già noto alle forze dell’ordine per alcune denunce, e dalle parole si è passati rapidamente ai fatti. Castrese era armato di coltello a serramanico; Antonio, invece, per difendersi ha imbracciato un palo in ferro forse custodito all’interno della propria autovettura o trovato sull’asfalto poco prima dell’inizio della colluttazione.

Alla base del violento litigio, secondo i carabinieri di Marano, vi sarebbero vecchie ruggini, rancori legati ad aspetti economici, a vecchie rivendicazioni. Castrese, dopo aver colpito il fratello, non è scappato e non ha opposto resistenza ai militari che nel frattempo erano stati allertati dalla moglie.

I vicini e la consorte di Antonio, che hanno assistito alla scena, non sono riusciti a separare i due. Ora l’assassino è in stato di fermo nella caserma di via Nuvoletta e tra qualche ora sarà trasferito nel carcere di Poggioreale.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
  • Fascinated
  • Happy
  • Sad
  • Angry
  • Bored
  • Afraid

Commenti