Marano, il nodo dei dipendenti comunali: anche il neo comandante dei vigili De Luca figura tra i rinviati a giudizio per falso e abuso d’ufficio

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Delle due l’una: o l’assessore alla Viabilità Paolo D’Alterio non ne era a conoscenza, o ha compreso male o gli hanno detto una fesseria. Contrariamente a quanto da lui comunicato nei giorni scorsi, con apposita dichiarazione al nostro portale, la situazione processuale del neo capitano Maria Silvia De Luca non è ancora chiarita. La De Luca, infatti, risulta essere a giudizio per falso e abuso d’ufficio, per vicende amministrative (non legate al Comune di Marano) risalenti ad alcuni anni fa. La prossima udienza, da quanto si apprende (ma siamo pronti a dare spazio agli eventuali chiarimenti o precisazioni dell’interessata), è fissata per maggio di quest’anno.

La De Luca, subentrata al capitano Costa nei giorni scorsi, è al vertice di un comparto finito diverse volte nel mirino o quanto meno citato dai magistrati: nello stesso settore ci sono, al momento, due rinviati a giudizio per voto di scambio; tre vigili urbani (non indagati) sono citati nell’ordinanza sull’area Pip, per aver fornito notizie di servizio all’ingegnere Oliviero Giannella (ai domiciliari nell’ambito di quel procedimento giudiziario). E infine un altro caso citato nella relazione che portò allo scioglimento del Comune. Per i rinviati a giudizio fu avviato il procedimento disciplinare, ma l’iter si è misteriosamente arenato.

Qualche settimana fa, inoltre, i carabinieri, su ordine della Procura di Napoli, sequestrarono atti all’interno del comando per una vicenda relativa alle verifiche di un’attività commerciale gestita da soggetti border line.

Sospeso dal servizio, al momento, è il solo dirigente comunale Luigi De Biase, anch’egli rinviato a giudizio per voto di scambio alle regionali del 2015. Per tutti gli altri, vigili e dipendenti, non è stato assunto alcun provvedimento. Il segretario generale Rosania e l’assessore al Personale D’Alterio dovrebbero approfondire la questione. Al momento, seppur indagati o rinviati a giudizio, per la legge sono tutti innocenti. Senza contare che le risorse in organico sono quelle che sono.

Si tratta, tuttavia, di capire se è opportuno spostare qualche soggetto anche per questioni di opportunità, di trasparenza amministrativa e di altre valutazioni di più ampio respiro.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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