Marano, il Comune senza dirigenti e funzionari. Tra un po’ sarà paralisi negli uffici. Ecco il lungo elenco di chi ha lasciato l’Ente

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Il Comune, ormai da settimane in default finanziario, è da ieri sprovvisto di tutte le figure apicali. Hanno dovuto lasciare l’Ente, nel giro di 24 ore, il dirigente dell’area tecnica, l’ingegnere Pasquale Di Pace, e Giuseppe Bonino, responsabile del settore economico-finanziario. Per loro, assunti un anno fa con contratti a tempo determinato, la triade commissariale aveva richiesto una mini proroga alla Commissione per la stabilità finanziaria per gli enti locali. L’organo ministeriale non si è limitato a bocciare le richieste dei commissari, che avrebbero voluto mantenere al loro posto i due dirigenti – almeno fino all’insediamento del nuovo sindaco – ma ha precisato che il Comune non potrà bandire concorsi per l’individuazione di personale a tempo determinato e indeterminato, fino a quando non avrà varato il bilancio stabilmente riequilibrato, la cui approvazione è prevista per la primavera.

Fino ad allora, in pratica, la futura giunta dovrà fare le nozze con i fichi secchi. Fare a meno dei due dirigenti dei settori più importanti, area tecnica e area economica, e dei funzionari che hanno già da qualche tempo lasciato l’ente per accasarsi altrove. I dati sono emblematici. Il Comune, allo stato, è privo del responsabile del settore legale: l’avvocato Tiziana Di Grezia, assunta nel 2011 al termine di una procedura concorsuale che sollevò non poche polemiche, ha chiesto e ottenuto il trasferimento a Roma. Il dirigente dell’area amministrativa, Luigi De Biase, decano dei funzionari maranesi, è da oltre un mese sospeso dal servizio poiché rinviato a giudizio nell’ambito dell’inchiesta sul voto di scambio alle regionali del 2015. Non tornerà in servizio fino a quando la sua situazione processuale non sarà chiarita.

Contratto scaduto e niente rinnovo anche per la funzionaria del settore Urbanistica, l’architetto Elena Mucerino, trasferitasi in provincia di Bari. E’ orfano di funzionari anche il settore commercio e a breve lascerà l’ente anche Antonio Damiano, assunto per ricoprire tale incarico ma poi dirottato inspiegabilmente all’avvocatura. Prima ancora, avevano deciso di abbandonare l’Ente la funzionaria Paola Cerotto e il dirigente Claudia Gargiulo, che l’altro giorno si è rivista a Marano. La Gargiulo pare abbia chiesto il nulla osta per rimanere (in via definitiva) al Comune di Napoli. Entrambe, la Gargiulo e la Cerotto, seppur vincitrici di un concorso a tempo indeterminato, sono attualmente in forza al Comune di Napoli. Ancor prima avevano lasciato l’ente Ferriello, Casamassima e Graziano.

Gli effetti del dissesto finanziario hanno fatto il resto e ora le procedure amministrative, tra cui quelle relative ad alcuni sgomberi sollecitati dalla Procura, rischiano di subire rallentamenti o lunghi stop. La paralisi è alle porte, insomma, e i due candidati sindaco sembrano esserne consapevoli. Pasquale Albano, candidato centrista, e Rodolfo Visconti, sostenuto dal Pd e due civiche, erediteranno una situazione a dir poco disastrosa. Albano propone, nell’ottica della necessaria razionalizzazione delle spese, il taglio delle aree dirigenziali, da sostituire con responsabili di settore. Visconti, invece, spera di ottenere rinforzi dalla Regione o da altri organi sovracomunali.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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