Una storia che commuove e che ci riporta indietro negli anni, agli anni bui della Seconda Guerra Mondiale e dei campi di sterminio nazisti. Domenico Napolano, nato nel 1902 a Marano, era stato dato per disperso per tutti questi anni. Militare durante il conflitto bellico, di lui non si erano avute più notizie.
Fino a qualche giorno fa. A scoprire cosa è realmente accaduto a Napolano è stato un dipendente comunale di Marano, Giovanni Napoli, geometra dell’ufficio tecnico. L’impiegato dell’Ente, in visita a Dachau, uno dei campi di concentramento voluti dal regime hitleriano, era intento a spulciare tra i registri del campo alla ricerca di qualche suo avo.
E’ così si è imbattuto nel nome di Domenico Napolano, nato a Marano, identificato (non è chiara la ragione) con il sostantivo “Bauer”, ovvero contadino.
Di ritorno dalla Germania, ha approfondito le ricerche, scoprendo che l’uomo è il nonno di un’altra dipendente comunale, la signora Antonietta Tipaldi, in forza all’ufficio degli affari generali.
Grande è stata la commozione dei familiari di Napolano, che finalmente hanno scoperto cosa fosse accaduto al militare, morto ufficialmente il 16 marzo del 1945, pochi prima della fine del conflitto. Tre dei sette figli di Napolano, cinque femmine e due maschi, sono ancora in vita. La famiglia conta di recarsi a Dachau nelle prossime settimane, anche nella speranza di poter recuperare qualche effetto personale del loro caro.
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