Caro direttore, in riferimento alle imminenti elezioni amministrative vorrei riflettere con lei su quanto sta accadendo, in relazione all’assenza (quasi totale) dei partiti. Iniziamo dal più anziano, il signor Bertini, che pur essendo un vecchio comunista ormai da anni ha abbandonato i partiti e usa presentarsi con la sua lista civica tutto fare l’Altra Marano; la signora Fanelli, anche lei espressione di vari partiti di sinistra, candidata alle ultime parlamentari con LEU, ora addirittura retrocessa nella lista civica del signor Bertini, no Con Bertini ritroviamo anche il nuovo partito di estrema sinistra, POTERE AL POPOLO, che però Preferisce  stare al lato di una lista civica.

Nel PD la situazione non cambia: il candidato sindaco è Visconti, supportato da dsue liste civiche e solo dopo una serie di lotte interne candidato dei democratici. I partiti di centro addirittura si sono  spogliati completamente dei propri simboli, ma vestono solo quelli delle sei liste civiche del signor Albano e rifuggono (così dicono) da qualsiasi rapporto con il passato iacolariano.

Dall’altro la Lega, più  furba del goffo Movimento 5 Stelle, non candida un proprio sindaco, ma partecipa con l’avvocato Pezzella e una sua civica. Poi c’è il dottor Alfè da solo con una civica, emblema massimo di questo stato di cose.

Unico simbolo di partito, con un suo candidato sindaco, è quello a sostegno dell’avvocato Teresa Giaccio, supportata da Fratelli d’ Italia. Il Movimento 5 stelle si è ritirato ai nastri di partenza per ragioni che, alla luce di quanto si sta scrivendo, sono ormai alquanto chiare. Il Cinque Stelle è stato il peggiore di tutti. Dove sono i partiti? Perché  hanno abbandonato i territori? Perché si sono nascoste dietro le liste civiche. Un volta non era il contrario?

Luigi (Marano)

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