Marano, lo scandalo Tari: avevano garantito aumenti non superiori al 15 per cento e invece è tutt’altra storia

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Chi mente sapendo di mentire? A febbraio scorso, come riportato in diversi articoli, il dirigente del settore economico del Comune di Marano, Giuseppe Bonino, ebbe a dire (a noi e al commissario Greco) che l’aumento medio Tari non avrebbe superato il 15 per cento. Bonino tenne a precisare, in più di un’occasione, anche davanti allo stesso Greco, che il 15 per cento era da ritenere il massimo e che con ogni probabilità il rincaro non avrebbe superato il 12-13 per cento rispetto alla precedente annualità. In un articolo successivo, avendo avuto altre informazioni proprio dall’ufficio Tari, scrivemmo che l’aumento medio sarebbe stato pari almeno al 20 per cento. Per questa ragione fummo bonariamente “rimproverati” da Greco, che ci riferì – sulla scorta di quanto gli aveva ribadito nuovamente Bonino – che gli aumenti medi non sarebbero stati superiori al 15 per cento.

La realtà invece è ben diversa: sono numerosissimi gli utenti che lamentano aumenti considerevoli, in taluni casi anche superiori al 40 per cento, benché la composizione del nucleo familiare (o altri aspetti) non siano variati rispetto all’anno scorso. La questione è semplice: o qualcuno ha mentito alla cittadinanza a suo tempo, o qualcuno ha sbagliato i calcoli o tutte le persone che si sono rivolte a noi e che ci hanno mostrato le bollette della Tari sono dei falsari. Senza contare, poi, che sarebbe modificata anche la tempistica delle bollette, giunte nelle case dei cittadini con largo anticipo rispetto al passato. Siamo pressoché certi, conoscendo i “costumi” comunali, che anche stavolta non si farà chiarezza e non saranno punite eventuali omissioni o bugie.

 

 

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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