Tutti vogliono salire sul carro del Carroccio. Sì, non è un bisticcio di parole, ma è ciò che sta accadendo da qualche mese a Marano, dove si voterà (verosimilmente) in autunno. Sono in tanti ad aver sondato la disponibilità dei salviniani locali, che sono stati avvicinati da soggetti di varia estrazione: qualche ex liccardiano, fratellini d’Italia, vecchi politici in cerca dell’ennesima verginità e finanche da personaggioni e personaggetti che fino a poco fa bazzicavano negli ambienti o nei partiti del centrosinistra.
Saranno capaci, i salviniani della prima ora, di resistere alla tentazione di imbarcare qualche portatore di voto, quelli in fuga da Forza Italia o da altri lidi? La Lega, un po’ come il M5S, conta di fare il botto alle prossime amministrative. Qualcuno ha esultato per la notizia dell’imminente dissesto finanziario del Comune, che in parole povere significa ulteriore restringimento della cinghia e ulteriori difficoltà in vista per i cittadini.
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