Inchiesta Pip, c’è un nuovo filone di indagine. I magistrati napoletani e i carabinieri del Ros, che da anni seguono le vicende del complesso industriale realizzato da una società della famiglia Cesaro, stanno focalizzando la propria attenzione sui presunti episodi di corruzione e concussione avvenuti all’interno della sfera amministrativa del Comune di Marano.
Indagato per false dichiarazioni rese all’autorità giudiziaria, intanto, l’ex dirigente dell’ufficio tecnico Giovanni Micillo, ascoltato dagli inquirenti 10 giorni fa e per circa un’ora e mezza.
Il nome di Micillo, responsabile del settore tecnico tra gli anni 2006 e 2008, si aggiunge a quelli di Mauro Bertini, ex sindaco, Gennaro Pitocchi, ex dirigente dell’area tecnica, Luigi Cesaro, parlamentare forzista, Armando Santelia, ex dirigente del Comune di Marano, Salvatore Di Nunzio, commercialista di Angelo Simeoli, Maria Femiano, segretaria dei Cesaro.
In carcere sono attualmente detenuti, invece, i fratelli Raffaele e Aniello Cesaro, Oliviero Giannella, Antonio Di Guida, Salvatore Polverino e Biagio Cante.
Non è da escludere che gli inquirenti possano convocare o riconvocare in Procura ex esponenti dell’amministrazione cittadina, funzionari, tecnici o politici, tra cui Armando Santelia, ex dirigente del settore tecnico nel periodo (inizio anni Duemila) in cui partì l’operazione Pip.
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