Marano, la storia del supermercato non in regola, delle pressioni politiche per non farlo chiudere e dell’incredibile sequela di dimenticanze o sviste del Comune

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Un politico regionale (non di Marano) che si informa, sollecita, fa pressioni affinché vengano aggiustate le carte. I messi comunali che consegnano un’ordinanza di chiusura ad horas, firmata dal dirigente Pepe il 27 luglio scorso, con sette giorni di ritardo. I vigili, diretti da Luigi De Simone, che si recano sul posto per verificare se la struttura fosse stata realmente chiusa, il 16 agosto, ovvero 21 giorni dopo l’ordinanza e dopo due articoli di Terranostranews. Un tecnico, la dottoressa Mucerino, che il 17 agosto, ovvero 24 ore dopo la chiusura del supermarket, avvenuta con “soli” 21 giorni di ritardo, che autorizza la riapertura del locale pur in assenza di atti e documenti giustificativi da parte del privato. Un incontro, avvenuto quasi a Ferragosto, al quale partecipa (per un mini market) tutto lo stato maggiore dirigenziale dell’ente. Tutti chiamati a risolvere il caso del secolo. Addirittura un sovraordinato, Pepe, che viene scomodato finanche durante il suo periodo di ferie, chiamato a dare il suo via libera per la riapertura.

Il privato che, con una manovra fittizia, scorpora a modo suo, con qualche pannello, un’area di vendita di gran lunga superiore alle volumetrie previste dai regolamenti comunali. La divide, fittiziamente, in area vendita e deposito, ma nell’area deposito, nei giorni successivi alla riapertura autorizzata dal Comune si continua a vendere. I tecnici del Comune, che si portano dietro due vigili, nella giornata di ieri tornano nel locale e accertano che tutto continuava a non essere in regola. E’ accaduto tutto questo dal 27 luglio scorso. E’ accaduto durante una gestione commissariale, con dirigenti e sovraordinati indicati dai commissari straordinari. E’ accaduto tutto questo e nessuno, nemmeno i carabinieri, hanno voluto o ho avuto il tempo di vederci chiaro. I commissari? Sono al corrente di tutto. Qualcuno ha alzato la voce, battuto i pugni e chiesto chiarimenti e sollecitato interventi per il ripristino della legalità. Ma la storia, quella relativa alle responsabilità individuali, potete giurarci, finirà là.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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