Pignoramenti solo per gli evasori incalliti: Equitalia, ecco cosa cambia

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C’è chi la saluta come un nuovo passo per la conquista della fiducia dei contribuenti, e chi come un nuovo “mostro” fiscale. Da oggi Equitalia, la società pubblica per la riscossione delle imposte, sparisce e diventa una sola entità con l’Agenzia delle Entrate. Per ora cambiano il nome, le insegne negli uffici, il logo della carta intestata e l’indirizzo del sito internet, ma le norme di fondo che regolano la riscossione restano le stesse. Sulla carta, Agenzia delle Entrate-Riscossione non sarà né più, né meno cattiva o comprensiva di Equitalia. Anche se il nuovo Presidente, Ernesto Maria Ruffini, voluto fortemente da Matteo Renzi prima ad Equitalia, poi alla guida del nuovo istituto, è deciso a imprimere un cambiamento importante della riscossione. Più incisiva per gli evasori incalliti, e un po’ meno asfissiante per i contribuenti che devono farsi perdonare peccati veniali o comunque leggeri.

Uno dei primi atti del nuovo Comitato di Gestione di Entrate-Riscossione, che oltre a Ruffini sarà composto da Raffaele Telesca e Paolo Verna (attuali direttori centrali dell’Agenzia), sarà un atto di indirizzo sui pignoramenti. Alcune associazioni di artigiani e commercianti, ma anche alcuni partiti politici, come il movimento di Raffaele Fitto, temono che l’accorpamento di Equitalia nell’Agenzia, e la disponibilità diretta di tutte le banche dati, provocherà un diluvio di sequestri, anche sui conti correnti bancari.

Pignoramenti in casi estremi

Secondo la nuova Agenzia, invece, l’accesso diretto alle informazioni consentirà di “mirare” meglio i pignoramenti, evitando ad esempio di bloccare tutti i conti di un’impresa o quello dove viene accreditato lo stipendio del contribuente. Fino ad ora questo tipo di attività (Equitalia effettua circa 170 mila pignoramenti l’anno) non ha avuto particolare successo. Anzi, l’80% dei pignoramenti sui conti correnti ha registrato un insuccesso. Il nuovo atto di indirizzo punterà a restringere i pignoramenti dei conti bancari (che già oggi per valori inferiori a mille euro seguono procedure particolari) solo quando Entrate-Riscossione si troverà davanti un caso di evasione dolosa, e solo per importi di un certo livello.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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