Dopo 6 mesi di sperimentazione a Salerno entra in pista dal 1° luglio anche a Napoli la nuova organizzazione del pronto soccorso per l’infarto. Si tratta di una delle tre reti – insieme a quella per ictus e trauma previste dal piano ospedaliero regionale, in cui la vita o la morte del paziente dipendono dalla rapidità dei soccorsi (per questo dette reti tempo-dipendenti).
Ai centri dotati di Utic giungeranno solo pazienti ricoverati in altre unità di degenza dell’ospedale o per accessi con mezzi propri ovvero di rientro dagli Hub per la fase post acuta e per liberare i posti interventistici. Tutte le richieste al 118 saranno dunque processate nella sede dei soccorsi con l’esecuzione di un elettrocardiogramma mediante un tablet che consente di effettuare un esame a 12 derivazioni. Il tracciato sarà inviato in tempo reale alla centrale cardiologica di stanza al Monaldi che rinvierà il referto al mezzo di soccorso. Il paziente, a seconda delle necessità e delle condizioni, verrà inviato in un Hub di I livello (Cardarelli, San Giovanni Bosco, San Paolo, Mediterranea, Loreto Mare, ex Sun e Villa dei Fiori di Acerra, oggi unico Hub di I livello a nord di Napoli).