Ormai spuntano come i funghi. Le strutture di accoglienza straordinaria per migranti sono aperte e funzionali anche nel centro storico, in zone critiche come piazza Trieste e Trento, con il rischio concreto che alcuni di loro possano mettersi in brutte acque. Dove un tempo c’era l’ufficio di collocamento, ora in quella palazzina sono ospitati un numero imprecisato di richiedenti asilo. Altri arriveranno nei prossimi giorni. Il contratto è stato siglato tra il proprietario del palazzo e la prefettura, scavalcando naturalmente il Comune, che forse non è nemmeno al corrente di ciò che accade. I sindaci dei comuni limitrofi, Mugnano e Villaricca, nei giorni scorsi hanno protestato con i vertici della prefettura e chiesto di essere quanto meno consultati. I comuni hanno disposto controlli, per verificare l’agibilità degli appartamenti e per verificare se sussistono i requisiti igienico-sanitari. Tantissimi centri sono sorti invece nella zona di San Rocco, a due passi dalla rotonda Maradona. In uno di questi centri, qualche mese fa, morì un bambino di origine camerunense, da quel che trapelò per problemi cerebrali.

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