E’ stato un allaccio idrico abusivo, una delle migliaia attivati in città anche grazie al contributo di qualche dipendente o ex dipendente comunale, a provocare con ogni probabilità la frana in via San Marco. Il costone è franato da un appezzamento di proprietà di Angelo Simeoli, meglio noto come “Bastone”, ritenuto dai magistrati imprenditore di riferimento dei Polverino. Sulla vicenda indagano anche i carabinieri di Marano. Non si esclude, se i rilievi dovessero dare gli opportuni riscontri, che si possa procedere con una denuncia per furto d’acqua, una delle piaghe non ancora debellate del Comune di Marano. Un malcostume che incide non solo sugli incassi dell’ente ma anche sugli aspetti idrogeologici.

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