“Qua comandiamo noi”. racket “un tanto a slot”, agli arresti tra uomini del clan D’Ausilio. C’è anche un 46 enne di Qualiano

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Dopo l’evasione dell’ergastolano felice d’ausilio (non rientrato da un permesso premio ottenuto a Tempio Pausania), ritenuto il capo dell’omonimo clan camorristico attivo nelle zone di bagnoli e cavalleggeri d’aosta, i suoi sodali avevano cominciato a taglieggiare i commercianti della zona imponendo loro il pagamento del “pizzo” in base al numero di slot machines installate negli esercizi. Gianluca noto, 39enne, Aniello Mosella, 23enne, entrambi di Napoli e già noti alle ffoo e Romualdo Diomede, un 46enne di Qualiano incensurato, scorrazzavano in scooter, irrompevano negli esercizi commerciali, si presentavano a nome del clan e imponevano il “pizzo” ai commercianti presi di mira.
Il racket è stato bloccato dai carabinieri della sezione catturandi di Napoli che hanno dato esecuzione a un decreto di fermo emesso dalla d.d.a. partenopea nei confronti dei 3, tutti ritenuti appartenenti al clan e responsabili di estorsione in concorso aggravata da finalità mafiose.
Il g.i.p. ha convalidato il provvedimento pre-cautelare e ha disposto la loro detenzione nel centro penitenziario di Secondigliano.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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