Marano, quelli che hanno fatto di tutto (senza riuscirci) per farci perdere la compagnia dei carabinieri. Ora il Comune volti pagina

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Se la nuova compagnia dei carabinieri, quella di via Nuvoletta, sarà realmente attiva da qui a qualche settimana il merito sarà solo ed esclusivamente di alcune persone o gruppi. Dell’amministrazione che nel 2008 avviò il percorso (in un primo tempo si pensava ad un commissariato di polizia), dell’Arma dei carabinieri, che ha creduto nel progetto inserendo Marano tra le priorità nazionali, dei consiglieri che circa due anni fa votarono affinché il Comune cedesse ai carabinieri la palazzina di via Nuvoletta in comodato d’uso per trent’anni e di qualche organo di stampa (Terranostranews) che ha tenuto sempre alta l’attenzione sulla vicenda sollecitando a più riprese mosse, interventi, atti e quant’altro.

La compagnia dei carabinieri non sarebbe arrivata se, invece, avessero avuto il sopravvento teorie (bislacche) e personaggi che con il loro operato hanno rallentato (volutamente o meno) l’iter. Prima i vecchi revisori dei conti, che paventavano danni erariali a destra e a manca, poi qualche politichetto locale, che per mesi e mesi ha intonato il de prefundis, che anziché pensare al bene della città e del Comune ha spostato l’attenzione sulle potenziali spese di manutenzione dell’immobile. E parliamo, a conti fatti, di eventuali, poche migliaia di euro l’anno. Nulla rispetto alla garanzia di maggiore sicurezza sul territorio.

C’è stato poi qualche tecnico comunale, che con la sua proverbiale “mosciaria” ci stava facendo un altro bel “regalino”, non contento di quelli fatti per analoghe opere pubbliche.

E ancora, non poteva certo mancare, l’immancabile segreteria generale, la dottoressa D’Ambrosio, funzionario che se avesse operato in un altro comune sarebbe già a casa da almeno due mesi. La solerte funzionaria, esattamente un anno fa, su una proposta di delibera dell’allora opposizione, riguardante l’impegno del Comune a farsi carico di tutti gli oneri per la manutenzione della compagnia (proposta tesa a sbloccare l’impasse), una proposta tra l’altro avallata dal settore ragioneria dell’ente e dall’area tecnica (quindi da specifici settori del Comune), espresse parere “SFAVOREVOLE”, poiché la proposta era “contraria agli interessi dell’Ente”. Come se gli interessi dell’ente e dei suoi cittadini si misurassero solo attraverso parametri di natura economico-finanziaria.

Questo funzionario, che fortunatamente pare essersi decise a lasciare il Comune, nominata da una giunta sciolta per infiltrazioni camorristiche, che nell’ultimo periodo non ha firmato o ha avallato atti illegittimi (vedi alla voce aree standard), che ha aperto procedimenti disciplinari e li ha chiusi con sentenze ridicole (vedi alla voce cimitero), che ha chiesto agli operatori cimiteriali di fare straordinario ma da mesi non liquida quelle spettanze (poche migliaia di euro),  è stata finora difesa dal prefetto Reppucci. Non ce lo spieghiamo, caro prefetto, i fatti (a sfavore del funzionario) parlano chiaro, chiarissimo. Marano merito altro, ben altro. Auspichiamo che il prossimo segretario generale, che avrà forse anche incarichi dirigenziali ad interim, sia di ben altra levatura.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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