Il commando di ladri, quello che stanotte ha assaltato la gioielleria Esposito (mentre altri facevano irruzione in un market di via Che Guevera) sono stati intercettati in strada, proprio mentre si accingevano a sfondare le vetrine, dal figlio del titolare dell’esercizio commerciale. Da quanto si apprende l’uomo – che era in zona ed ha assistito alla scena finale del “colpo” – ha prima allertato i carabinieri e ha poi tentato, senza riuscirvi, di ostacolare la loro fuga.
Nel corso della notte lo stesso commando o altri gruppi di malviventi (non erano stranieri secondo quanto accertato dai militari dell’Arma di Marano) hanno fatto irruzione anche in un supermarket, facendo così salire a quattro il numero dei furti o tentativi di furto con scasso nell’arco di 48 ore.
Intanto si moltiplicano gli appelli affinché venga attivata al più presto la nuova compagnia dei carabinieri di via Nuvoletta. Domani il prefetto Reppucci, componente della triade appena insediatasi al Comune, è stato convocato in prefettura proprio per una riunione sul tema.
La struttura, finanziata con fondi europei e comunali, è pressoché ultimata ma restano da limare alcuni aspetti tecnico-burocratici. Quali? Il primo attiene al trasferimento dei militari dalla vecchia caserma alla nuova. Senza il collaudo della nuova struttura, i carabinieri non possono abbandonare i vecchi locali. Ma se si attende il collaudo, le spese della vecchia caserma oggetto di ristrutturazione non possono essere inseriti nel programma Piu Europa. Domani si discuterà anche di questo aspetto. Il rischio è che il Comune debba scorporare le spese per il restyling del vecchio immobile che, di conseguenza, non sarebbero finanziati dal Piu Europa.
Marano, città di 60 mila abitanti e patria di potenti organizzazioni criminali, non può più attendere. Ha bisogno di maggiori controlli, uomini e mezzi. La Compagnia – che avrà competenze anche su altri comuni dell’hinterland – serve come il pane.
Fate in fretta, le persone perbene attendono con ansia.
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