Rottamazione cartelle Equitalia, in due mesi 100 mila richieste

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Centomila domande di adesione in due mesi, 2.500 al giorno, sono arrivate a Equitalia per la rottamazione delle cartelle esattoriali che scade il 31 marzo 2017. Viaggia su ritmi molto sostenuti il progetto del governo Renzi per la «definizione agevolata» dei debiti dei contribuenti rimasti in sospeso dal 2000 al 2016. Da questa procedura dovrebbero arrivare nelle casse dello Stato circa 3,4 miliardi in due anni. Secondo i dati di Equitalia, circa 50 mila contribuenti (il 55%) hanno presentato la domanda allo sportello, il 27% l’ha inviata per Pec, mentre il 18% con email ordinaria. Chi aderisce deve pagare l’importo residuo del debito senza sanzioni e interessi di mora. Per le multe stradali, invece, non si devono pagare interessi di mora e maggiorazioni previste per legge. Entro il 28 febbraio Equitalia invierà una comunicazione per posta ordinaria sulle somme che le sono state affidate entro il 31 dicembre del 2016 e che a questa data non risultano ancora notificate. Anche queste somme (per info www.gruppoequitalia.it), potranno essere rottamate. L’ad di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini, e il direttore generale di Servizi di riscossione, Adelfio Moretti, hanno predisposto un piano operativo.

La classifica delle Regioni

Analizzandole dal punto di vista geografico, le Regioni dalle quali sono arrivate più domande a Equitalia tra novembre e dicembre del 2016 sono il Lazio (con 16.741 richieste), la Lombardia (14.243), la Toscana (10.290) e la Campania (8.998). In classifica seguono l’Emilia Romagna (7.429), la Puglia (6.595), il veneto (5.941) e il Piemonte che insieme alla Val d’Aosta ne hanno raccolte 5.783). In coda all’elenco figurano Marche (1.993 domande), Basilicata (1.964), Friuli Venezia Giulia (1.608), Trentino Alto Adige (1.435) e Molise (640).

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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