I film di Natale al cinema, ecco una piccola guida su come orientarsi

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Tralasciando i titoli usciti in anticipo sui concorrenti, ecco di seguito un breve excursus dei tre presenti massicciamente nelle sale durante le festività natalizie, (sui due con giudizio negativo, basti quello a sconsigliarne la visione, omettiamo il voto perché è pur sempre Natale):

“Natale a Londra” di Edoardo De Biasi
Due fratelli romani (Lillo e Greg) architettano a Londra il rapimento dei cani della Regina per poi, con i soldi del riscatto, saldare un debito paterno.
Nonostante l’imbarazzante, insistita e malcelata ambientazione “vista Tevere”, questo è il più somigliante a un cinepanettone o almeno a qualcosa di commestibile, cinematograficamente parlando. L’unico a raggiungere la sufficienza in quella che è stata la sfornata più variegata, eppure deludente, degli ultimi anni. Voto: 6

“Poveri ma ricchi” di Fausto Brizzi

I Tucci (De Sica & C.), poveri da generazioni, si ritrovano con una enorme vincita alla lotteria. Per godersela in pace e senza ritegno, emigrano al nord ma ignorano che lì tra i ricchi vada di moda il low profile.
La delusione di questo Natale. Sulla carta un soggetto che, per quanto preso in prestito da una commedia francese, rivisitato all’italiana poteva dar luogo a una pellicola cult. Invece il grande potenziale è abortito in un film pessimo perché scombinato e mai consapevole del materiale comico a disposizione.

“Fuga da ReumaPark” di Aldo, Giovanni, Giacomo e Morgan Bertacca
Aldo, Giovanni e Giacomo si ritrovano, oramai anziani, in un ospizio situato in un Luna Park. Durante la proiezione di gruppo di un loro vecchio spettacolo, tenteranno la fuga.
Festeggiare il venticinquesimo anno di carriera con una pellicola che alterna “gloriosi” video di repertorio a una trama più inconsistente e triste che surreale, ha in sé qualcosa di masochistico. A ogni modo Aldo, Giovanni e Giacomo conservano l’arma dell’amabilità e non ci si stanca di sperare in un loro ritorno agli antichi fasti comici.

Le proposte migliori, durante queste Feste, arrivano dai titoli stranieri. Sono pellicole adatte a tutte le età, per regalarsi emozioni da soli o in famiglia.

“Lion” di Garth Davis
In India un bimbo di 5 anni si ritrova su un treno che lo trasporta lontanissimo da casa e finisce prima in orfanotrofio a Calcutta e poi adottato da una coppia di amorevoli australiani. Una volta adulto, andrà in cerca della propria famiglia d’origine con l’aiuto di Google Earth.
Una storia vera, narrata in maniera solida e con un cast di talento (Dev Patel, Nicole Kidman). Un film emotivamente dirompente, ma mai ricattatorio: la commozione arriva in maniera naturale. Sentimenti da condividere con i propri cari. Voto: 7

“Oceania” di Ron Clements
Vaiana è nata e cresciuta in un villaggio polinesiano. Attratta dall’oceano, intraprende un viaggio che, fra pirati e tempeste, la condurrà a scoprire se stessa e, con l’aiuto del semidio Maui, a portare alla rinascita il proprio popolo.
Un racconto di formazione disseminato di prove iniziatiche, personaggi colorati, canzoni, gag, ma anche miti, archetipi e indicazioni evolutive. Un film Disney più profondo, complesso e fertile di quanto appaia. Voto: 7 e 1/2

“Florence” di Stephen Frears
New York, Anni 40. Florence Foster Jenkins (Meryl Streep) è una ricca ereditiera che da decenni si esibisce come soprano, inconsapevole del fatto di essere completamente stonata, per un pubblico assoldato di volta in volta dal devoto secondo marito (Hugh Grant). La situazione sfugge di mano quando la donna pretende di cantare alla Carnegie Hall.
Frears firma un biopic che riesce a essere allo stesso tempo toccante e divertente. Un racconto ironico, ma anche rispettoso ed emozionante, dominato da una Streep mattatrice assoluta e in cui Grant ha il ruolo più interessante (e riyscito) della sua carriera. Un film d’incredibile, struggente piacevolezza. Voto: 7 e 1/2

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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