Lite condominiale per un cane, in Questura la cognata del boss

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Capelli strappati, urla, graffi e minacce di morte. E’ stata violenta la lite condominiale che ha coinvolto due donne napoletane, entrambe 47enni, esplose come una furia tra le mura del palazzo. L’episodio è avvenuto alle 13.30 di oggi in via Luigi Settembrini, una delle traverse a ridosso di via Duomo e solo l’intervento della polizia ha evitato che la lite potesse degenerare in un episodio ancora più cruento.

«Ti devo ammazzare e conficcare un coltello in gola», sono state le parole pronunciate da F.M., conosciuta alle forze dell’ordine perché sorella della moglie di Luigi Giuliano, ex boss di Forcella oggi collaboratore di giustizia. Parole pronunciate in presenza dei poliziotti del Commissariato Vicaria – Mercato giunti con la volante su chiamata dell’altra donna S.R. che, prima dell’arrivo degli agenti, aveva cominciato a discutere col figlio della rivale di litigio.

In realtà, la discussione era esplosa per le lamentele di S. R. che criticava il comportamento dell’uomo sostenendo che, quotidianamente, lascia libero all’interno del palazzo il suo cane di grossa taglia che inveisce contro gli altri cani, inclusi quelli della donna che sono di piccola stazza.

Quando i toni del litigio si sono accesi è intervenuta la madre dell’uomo, F.M. e tra le donne sono volati insulti pesanti e minacce che persino l’arrivo della polizia Vicaria – Mercato non ha placato immediatamente. Le signore continuavano a strapparsi l’un l’altra i capelli ed inveire tra loro al punto che è stato necessario l’ausilio di altre pattuglie della polizia che hanno tradotto le donne al commissariato per deferire i fatti all’autorità giudiziaria. Al momento solo la donna che aveva allertato la polizia, S.R. ha sporto querela di parte.
Il Mattino

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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