La “bertinata”del secolo: fece costruire lo stadio di Marano sui terreni del Comune di Napoli. Che ora chiede il conto

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Lo stadio comunale di Marano è stato realizzato su terreni di proprietà del Comune di Napoli. Terreni appartenuti ad alcuni enti religiosi e poi confluiti – dopo il loro scioglimento – nel patrimonio indisponibile del Comune partenopeo. L’amministrazione Bertini, che all’epoca (tra la fine degli anni novanta e il 2005) progettò e realizzò l’impianto comunale, contestò quell’iter e pagò solo gli espropri ai coloni che in quel periodo occupavano i terreni su cui sarebbe stata realizzata la struttura sportiva. Terreni che, come si evince dalla visure storiche, erano di fatto di proprietà del Comune di Napoli. Nel 2006, quando lo stadio era già stato inaugurato, il terreno era ancora di proprietà dell’ente partenopeo.

Il Comune di Napoli, che già nel 2009 chiese il conto al Comune di Marano, non avrebbe finora ottenuto alcun indennizzo dall’ente maranese. Se confermata, sarebbe una delle tante storie che lasciano sbigottiti e che rende l’idea del modo di governare di qualche vecchio amministratore. Vecchie e nuove generazioni di politici e amministratori che, seppur con differenti modalità, pregi e colpe, hanno fatto del loro meglio per distruggere la città o le casse dell’Ente.

Il Comune di Napoli è proprietario di diverse strutture e collocati geograficamente sul suolo maranese (la palazzina di viale Duca d’Aosta, solo per fare un esempio), ma da decenni confluiti nel patrimonio immobiliare di Napoli. Già nel 2009 ci occupammo di questa vicenda, che ora torna prepotentemente alla ribalta con un’inchiesta sull’affittopoli napoletana pubblicata dal Mattino.

© Copyright 2016 Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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