Bertini si è fatto il “portavoce” e punta a spaccare la minoranza. Le manovre di Liccardo e la ricomparsa dei mediatori

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Ormai è ufficiale: Bertini, il satrapo dell’Altra Marano, si è fatto il portavoce. Erano giorni che si vociferava su piccoli litigi interni al gruppo della minoranza, originate dalle fughe in avanti dell’ex sindaco, che in più di un’occasione dalle pagine del suo blog (letto solo da qualche addetto ai lavori) aveva diramato notizie che non avevano avuto il preventivo benestare del resto della minoranza. Tali circostanze avevano indotto, proprio di recente, il consigliere Marco Tagliaferri a non sottoscrivere l’ultimo manifesto targato opposizione, quello che ritrae Liccardo in versione “Gallo sulla munnezza”.

Per aggirare le perplessità di alcuni consiglieri di minoranza, che non avevano condiviso certe uscite del padrone dell’Altra Marano, ha pensato bene di affidarsi a un vecchio cronista del territorio, da sempre a lui vicino e che mai ne ha parlato male. Gli ha fornito un paio di notizie, nemmeno tanto eclatanti a dire il vero (non le avevamo diffuse perché alcuni consiglieri di minoranza ci chiesero di attendere l’ufficialità e noi, per una forma di rispetto tra le parti, abbiamo atteso), facendo inalberare un paio di consiglieri di minoranza.

La tenuta del gruppo degli oppositori è a rischio? Bertini, dopo aver fornito a Liccardo svariati suggerimenti per evitare la sua uscita di scena, sta facendo di tutto per rompere anche il giocattolo della minoranza. Noi lo scriviamo da oltre anno, che il leader dell’Altra Marano a casa non voleva e non vuole andare (o almeno non se si vota a giugno) e ci fa specie che consiglieri di esperienza quali Coppola, Passariello e altri non si risentano del suo comportamento a dir poco scorretto. C’è un partito, strutturato come il Pd, ci sono indipendenti che ruotano attorno alla figura di Iacolare o Di Guida, eppure nessuno riesce a far ragionare l’anziano esponente dell’Altra Marano oppure a dirgliene quattro.

A casa non vuole andare, ovviamente, nemmeno Liccardo, che starebbe cercando di rafforzare la sua sgangherata maggioranza puntando nuovamente all’acquisizione di qualche consigliere di minoranza. Una manovra destinata a non andare in porto, visto che nessuno – almeno al momento – vuole sporcarsi la faccia tornando sui suoi passi o dando man forte a una amministrazione che non riesce a garantire nemmeno l’ordinario.

In questo baillame, frutto anche della recente bocciature delle mozioni di sfiducia contro il sindaco, sono ricomparsi i famigerati mediatori. L'”uomo dell’ufficio tecnico”, tanto per citarne uno, da giorni sta tentando di corteggiare alcuni esponenti dell’opposizione: ci prova in tutti i modi a convincere qualcuno. Propone tregue, maggioranze alternative, rimpinguate o altro. Noi, come sempre, saremo vigili su questo aspetto e anche su altro. Un esempio su tutti? La gara bandita per l’impermeabilizzazione degli stand del mercato ortofrutticolo. L’esperienza insegna, ma soprattutto i lavori del 2014, che bisogna stare attenti a quelle gare. Molto attenti.

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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