A Marano bandita selezione per dirigente di area tecnica: si cerca il sostituto di Di Pace, ma dietro l’angolo potrebbe esserci la fregatura. Il nuovo dirigente deve essere scelto dalla futura squadra di governo

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Il Comune bandisce un concorso per la selezione di un dirigente di area tecnica con contratto a tempo determinato, per la durata di 12 mesi. Le domande possono essere inviate all’ente cittadino, tramite Pec, entro il 12 agosto. La procedura si svilupperà attraverso due prove, una scritta e una orale, da svolgersi il 6 e il 7 settembre. A valutare i candidati una commissione di gara non ancora individuata. L’assunzione del dirigente avverrà previo via libera della commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali (che non si è ancora pronunciata). Fin qui alcuni passaggi della determina dell’area economico-finanziaria del Comune, pubblicata due giorni fa sul sito istituzionale dell’Ente.

Il nuovo dirigente, se gli organi sovracomunali si pronunceranno favorevolmente, dovrebbe insediarsi subito dopo l’avvenuta dichiarazione di dissesto finanziario, evento che farà decadere in automatico i contratti a tempo determinato, articolo 110, comma 1 e comma 2, e di conseguenza quelli del dirigente dell’area economica Peppe Bonino e del suo omologo dell’area tecnica Lino di Pace, da circa un anno a capo di svariati settori, lavori pubblici, urbanistica e igiene urbana, pur se assunto con una procedura amministrativa che prevedeva tutt’altra cosa. Una vicenda più volte riferita ai commissari straordinari e al dirigente del settore Personale, ma volutamente ignorata per ragioni che sfuggono ai più e che è stata oggetto di esposti e ricorsi nelle opportune sedi giudiziarie e presso altri organi.

Ora il buonsenso e la prassi consiglierebbero alla commissione straordinaria, che uscirà di scena tra ottobre e novembre (almeno queste sono le indicazioni di massima fornite dalla Prefettura), di astenersi dal nominare un nuovo dirigente che, per la sua importanza strategica, dovrebbe essere scelto dai futuri amministratori. Quanto meno i commissari dovrebbero dare indicazioni di fermarsi alle prove selettive e lo si può fare tranquillamente poiché nell’avviso pubblico c’è scritto chiaramente che il Comune può anche decidere di bloccare tutto in qualsiasi momento. A nostro parere (e non solo nostro) dovrebbe essere il futuro sindaco e la sua squadra di governo a decidere se avallare questa procedura che avrebbe effetti, almeno per un anno, anche sulla prossima gestione amministrativa.

Il timore, paventato da più parti, è che si voglia dare la possibilità al dirigente uscente di essere riconfermato. L’uscente, nel caso si ripresentasse, sarebbe giudicato da suoi colleghi e amici, alcuni dei quali non hanno battuto ciglio sulla sua presunta illegittimità. Sono ipotesi, lo ripetiamo, ma sono in tanti a ritenere che una commissione ormai in lista di sbarco non debba condizionare, con scelte fatte in extremis, anche la futura giunta. Chiunque sia il papabile dirigente, che si tratti di uno noto o di uno non noto.

 

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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