Crollo in Galleria, a gennaio la decisione sulla richiesta di archiviazione per alcuni condomini

0
409 Visite

La Procura torna a chiedere l’archiviazione per i condòmini di piazzetta Matilde Serao e per due dirigenti comunali, una quarantina di indagati in tutto inizialmente iscritti nel registro dell’inchiesta che ha fatto luce su cause e responsabilità del crollo di un pezzo di cornicione della Galleria Umberto che, nel luglio di due anni fa, causò la morte del 14enne Salvatore Giordano. Si tratta delle posizioni escluse dal filone principale per il quale è in corso, davanti alla quarta sezione penale, un processo con sette imputati tra privati e funzionari comunali. I pm Stefania Di Dona e Lucio Giordano, del pool coordinato dal procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio, hanno proposto l’archiviazione anche dopo le ulteriori indagini disposte a maggio scorso dal gip Claudio Marcopido per approfondire la questione della proprietà della parte di edificio interessata dal crollo, che è questione centrale in questo troncone di inchiesta.

Il gip Marcopido si pronuncerà sulla richiesta a gennaio. Dovrà valutare anche le argomentazioni dell’avvocato Sergio Pisani, che rappresenta i genitori della vittima e che ha depositato una corposa memoria per opporsi all’archiviazione. La sua tesi parte da due considerazioni: una richiama gli obblighi di vigilanza e manutenzione e ritiene che i condòmini non avrebbero dovuto fare affidamento sui lavori fatti nel 2009 sia per il tempo trascorso sia per il numero di piccoli crolli segnalati nei mesi che hanno preceduto la tragedia di Salvatore.

L’altra motivazione parte dalle interrogazioni fatte dal consigliere Moretto tra il 2013 e il 2014 per segnalare in più occasioni il pericolo di crolli in Galleria e dalla mancanza di provvedimenti, a livello comunale, per tutelare la sicurezza dei cittadini.

Il Mattino

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
  • Fascinated
  • Happy
  • Sad
  • Angry
  • Bored
  • Afraid

Commenti