Area industriale, una trentina di imprenditori si sono recati al Comune per parlare con il commissario straordinario Franca Fico, custode giudiziario dell’arteria di accesso al Pip sequestrata ieri dalla Dda. L’ente comunale, alla luce dei provvedimenti giudiziari, aveva disposto anche la chiusura dei capannoni, tutti i capannoni.
Gli imprenditori si sono fiondati al Comune e, nello specifico, hanno sollecitato una soluzione urgente per poter rientrare nei capannoni e svolgere le proprie attività lavorative. Il vice prefetto ha ribadito che il provvedimento adottato scaturisce da quello sancito dalla Procura, ma, nel contempo, si è fatta carico delle rimostranze degli operatori e perorerà la loro causa presso i magistrati titolari dell’inchiesta. Fico ha chiesto inoltre agli imprenditori di tenere un profilo basso e di concedere un po’ di tempo al Comune, ai magistrati e alle forze dell’ordine per individuare la soluzione migliore. Un tecnico della Procura sta già studiando il caso, che potrebbe sbloccarsi nella giornata di martedì.
Quale potrebbe essere? Una apertura parziale dell’arteria così da consentire l’ingresso dei mezzi e lo scarico delle merci. Già da stamani, in realtà, qualche operatore è riuscito a superare le transenne, allestite dai vigili e dal personale dell’ufficio tecnico comunale, e a piedi ha raggiunto i capannoni. Anche qualche mezzo, a dire il vero, è riuscito ad entrare. Al summit di oggi hanno preso parte anche i carabinieri e i vigili urbani. Ora si attende un provvedimento dei pm Di Maura e Visone, titolari dell’inchiesta che vede coinvolti Aniello e Raffaele Cesaro.
