Il caso Marano e la mission impossible di Liccardo. L’amministrazione è all’ennesimo bivio, ma il tempo dei giochetti è finito

0
653 Visite

Siamo all’ennesimo bivio. L’ennesimo di una storia amministrativa irta di difficoltà, travagliata, per colpe ereditate, per qualche scelta sbagliata o per mancanza di coraggio. Nell’intervista rilasciata ieri al nostro portale, il sindaco Angelo Liccardo non ha escluso la possibilità di farsi da parte se il Ministero dell’Interno dovesse bocciare la richiesta di assunzione di figure professionali per l’ente, in particolare per il comparto tecnico, il più sguarnito e da qualche tempo anche sotto i riflettori della magistratura. Liccardo, che si dimise ad agosto salvo poi tornare sui suoi passi, avrebbe dunque compreso che le difficoltà in cui versa l’ente necessitano di cure straordinarie, misure eccezionali. Altrimenti, con questi chiari di luna, è meglio che al Comune arrivi un commissario prefettizio che dovrebbe far fronte alle numerose problematiche.

E’ lo scenario, in pratica, che da circa un anno Terranostranews prefigura per l’ente cittadino. Noi ne siamo convinti, più che convinti che ormai – per come si sono messe le cose – indipendentemente dalla buona fede o non buona fede, non vi sia altra scelta per il Comune di Marano. Sarebbe meglio per tutti. Si potrebbe tornare a votare nella primavera del 2017 e tutti, in questo lasso di tempo, avrebbero il tempo per “mettere la testa a posto”, decidere di abbandonare la politica o presentarsi agli elettori con rinnovato smalto ed entusiasmo.

Il primo cittadino, però, vuole giocarsi ancora una carta, l’ultima carta. Vuole aspettare le decisioni del Ministero: se avrà il via libera per assumere nuovo personale, in particolare dirigenti e funzionari, proverà a restare a galla e a mettere in campo qualche provvedimento urgente e necessario; altrimenti (almeno così dice) farà un passo indietro.

Con Angelo Liccardo abbiamo avuto, soprattutto in questi ultimi mesi, quelli successivi al suo ritorno sulla poltrona di sindaco, un rapporto di forte scontro dialettico. Gli abbiamo più volte ricordato che per fare il sindaco a Marano, nell’anno del Signore 2016, non basta la buona volontà o limitarsi all’ordinario (ordinario che spesso latita); occorrono -tanto per non ricorrere a giri di parole – le palle, palle d’acciaio. E occorre avere il coraggio di compiere anche scelte forti, talvolta impopolari. Una città con i mali contratti da Marano non può essere curata con una semplice aspirina. Gli abbiamo consigliato a più riprese di essere più incisivo su alcuni fronti, a partire da quelli inerenti al rispetto della legalità e del buon vivere civile. A Marano, più che in altre realtà del circondario, notiamo ancora troppe furberie: troppa gente che non paga l’acqua, troppi commercianti che si prendono il dito e poi la mano, troppi abusivi, troppe piccole, grandi illegalità.

Noi crediamo che, indipendentemente dalle decisioni del Ministero, l’ultima giocata di Liccardo sia comunque destinata a fallire. Per quali ragioni? Gli agognati funzionari e dirigenti, se tutto filasse per il verso giusto, al netto di bandi, concorsi e avvisi pubblici, si insedierebbero al Comune non prima dell’estate. Ci sono poi problematiche annose che sono ormai sul punto di scoppiare: sul Pip ormai sappiamo tutto e presto scopriremo pure quali saranno i risvolti giudiziari. Ma il primo cittadino è chiamato ad affrontare anche altre rogne di non poco conto: la lottizzazione C17 (c’è un ricorso da fare dopo l’errore commesso qualche mese fa), il caso Galeota, la questione del cimitero e dei loculi che non saranno consegnati nemmeno in estate, la grana dei canoni idrici non emessi, il caso Ego Eco, con una ditta che è ormai in regime di quasi fallimento e che non avrebbe nemmeno i requisiti per rimanere a Marano. Senza parlare dell’imminente nuovo rimpasto e di tutti gli strascichi che porterà con sé. Insomma troppe cose, troppe problematiche per cui, dirigenti o non dirigenti, staff o non staff, quella di Liccardo è destinata ad essere una mission impossible.

© Copyright 2016 Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
  • Fascinated
  • Happy
  • Sad
  • Angry
  • Bored
  • Afraid

Commenti