Proseguono, a ritmo serrato, i lavori della commissione d’accesso agli atti che indaga sul Comune di Marano. Gli ispettori nominati dalla prefettura di Napoli, in carica dallo scorso 12 febbraio, coadiuvati da due finanzieri, un poliziotto e un altro tecnico del Provveditorato per le opere pubbliche, hanno audito alcuni dipendenti del Comune. Le audizioni – come confermato da ambienti vicino all’amministrazione cittadina – si sono tenute l’altro pomeriggio presso la caserma dei carabinieri di via Nuvoletta. La scelta di ascoltare, in merito ad alcune vicende amministrative, tecnici, funzionari o esponenti della giunta, è una facoltà della commissione ispettiva. Durante il periodo pre-scioglimento dell’ex sindaco Visconti, furono auditi, in prefettura, un ex dirigente dell’area tecnica, un avvocato convenzionato con l’ente cittadino e un ex dirigente di altro settore, nonché una dipendente del municipio.
Il materiale raccolto dagli ispettori, secondo i rumors, è corposo, molto corposo. I riflettori si sono accesi su tantissime vicende, non solo sulle arcinote questione delle parentele e delle inquietanti frequentazioni di alcuni esponenti politici del territorio. C’è tanta roba, tante presunte illegittimità, come segnalato a più riprese (in questi ultimi mesi) dal nostro giornale. Chi conosce il nostro lavoro sa di cosa abbiamo parlato, nel silenzio generale, sopportando le critiche di chi parlava di “circo equestre” e di chi ci attaccava su certe incredibili scelte, avallate da parte della pessima opposizione.
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