La suprema ignoranza di tanti politici del territorio, nuovi e vecchi. La suprema ignoranza di chi – nonostante Terranostranews abbia anticipato, nel corso degli anni, svariate volte l’arrivo di commissioni, inchieste, arresti o scioglimenti ai danni del Comune, ancora oggi nutre dubbi, perplessità, sfotte, ridacchia o utilizza argomenti degni dei migliori ignoranti.
I comuni, lo ricordiamo per la centesima volta, vengono sciolti, talvolta, anche se non ci sono elementi di natura penale a carico degli amministratori. Per sciogliere un Comune occorrono poche cose: parentele e frequentazioni inquietanti dei pubblici amministratori, qualche affidamento di gare sospette, qualche abuso edilizio non visto, presenza in giunta o in consiglio comunale di elementi già indicati in precedenti decreti di scioglimenti. Se poi ci sono anche indagini in itinere (e a Marano oggi c’è un’inchiesta che coinvolge quattro dipendenti comunali), il compito della prefettura – in ordine all’invio di una commissione di accesso – è ancor più semplice.
Sono diversi mesi che leggiamo sotto i nostri articoli attacchi diretti, mirati alla testata Terranostranews e al suo direttore. Il motivo? Non facciamo sconti a Morra, l’attuale sindaco di Marano, così come non li abbiamo fatti a Visconti (e i fatti ci hanno dato ragione), come non li abbiamo fatti a Bertini (e i fatti ci hanno dato ragione), come non li abbiamo fatti a Liccardo (e sappiamo com’è finita la sua esperienza). Insomma è un fiorire di profili fake con i nomi più strani “Il Santo in Paradiso”, “Emidio Battagliese”, “Federico Pommy”, Andreotti e chi ne ha più ne metta. Non abbiamo la certezza di chi vi si celi dietro, ma è chiaro che si tratta di qualche prezzemolino vicino all’amministrazione comunale che non ha il coraggio di metterci la faccia e difendere a volto scoperto ciò che ritiene giusto. Come li vogliamo definire questi personaggi o personaggetti: “uommenicchie o menestrelli vicini al potere?”.
Purtroppo Marano è un territorio particolare, abitato spesso soggetti che vanno a braccetto col potere del momento per strappare prebende, piaceri, favori vari e per questo sarebbero disposti a tutto, anche a nascondersi dietro profili fake per difendere l’operato degli amici, che siano consiglieri, amministratori, sindaco o altri. Se fossero persone non “interessate”, cittadini convinti del buon operato dell’amministratore o sindaco di turno, non avrebbero alcun motivo di nascondersi: ci affronterebbero a viso aperto.
Resta il fatto che la stragrande maggioranza dei cittadini – come dimostrano decine, centinaia di commenti e lettere inviate in redazione sui problemi del territorio – sono delusi, insoddisfatti o arrabbiati. Alla fine la verità viene sempre a galla. Il tempo, come si sa, è spesso galantuomo.
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