È diventato il trend food di questa estate, il panino al polpo in Puglia si trova ovunque e, secondo la tradizione, sarebbe nato a Bari, città di pescatori e di grandi appassionati per il pesce. Gli hashtag sui social sul tema #paninoalpolpo e simili sono diventati super popolari, un segno della tendenza soprattutto tra i ragazzi. Si trovano panini al polpo in varie versioni, bollito, fritto, rosticciato e in vari abbinamenti, dalle cime di rapa alla burratina, ai pomodorini confit.
C’è da sottolineare, così non si offende nessuno, che il polpo fa parte di una tradizione culinaria anche in Sicilia, in Campania e in Sardegna (ad Olbia in particolare) dove se ne trovano tracce e dunque rivendicazioni di primogenitura. Ma l’iconico street food pugliese, da Bari al Salento, è diventato il piatto più richiesto delle trattorie bordo mare e dei fast food, ma non è di certo considerato uno junk food, tutt’altro. Tutto bene dunque? “Ma sì. Soprattutto se questo panino lo confrontiamo con altri street food ricchi di grassi, additivi e scadenti dal punto di vista nutrizionale”, risponde al FattoQuotidiano.it il dottor Paolo Pigozzi, medico nutrizionista. “Naturalmente, occorre non esagerare con cotture elaborate e con i condimenti. Olio extravergine d’oliva, succo di limone e un po’ di pepe o di peperoncino valorizzano al meglio questo alimento. Anche la cottura in padella con verdure produce piatti gustosi e salubri”.
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