Migranti, ritorsione della Francia. Il governo: “Reazione spropositata, vogliono isolarci”

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La difesa dei confini italiani da parte del nuovo governo Meloni apre una crisi con la Francia che non si registrava dai tempi dei gilet gialli. Nel 2019 ad innescare il caso diplomatico fu il viaggio dell’allora vicepremier Luigi Di Maio con il suo appoggio al movimento di protesta francese; stavolta a far salire la tensione tra Parigi e Roma è la gestione dei flussi migratori. Nello specifico, come spiegato dal ministro dell’Interno Gérald Darmanin, la scelta “incomprensibile” messa in atto dalle “nuove autorità italiane” di non rispondere alle diverse richieste di assistenza rivolte negli ultimi giorni dalla nave Ocean Viking, con a bordo 230 migranti, “nonostante si trovasse senza alcuna contestazione possibile nella zona di ricerca e soccorso italiano”.

Atteggiamento che ha indotto la Francia ad accogliere “in via eccezionale” l’imbarcazione della ong Sos Mediterranée, attesa domani al porto di Tolone, “al fine di salvare delle vite a bordo”. Un via libera però non privo di pesanti conseguenze. La Francia infatti, ha annunciato Darmanin, “sospende con effetto immediato l’insieme dei ricollocamenti di 3.500 rifugiati a beneficio dell’Italia e chiede a tutti gli altri partecipanti al Meccanismo di solidarietà europeo, in particolare alla Germania, di fare lo stesso”. Se non bastasse, Parigi nelle prossime ore “adotterà delle misure di rafforzamento dei controlli alle nostre frontiere interne con l’Italia e trarrà anche tutte le conseguenze dell’atteggiamento italiano sugli altri aspetti delle relazioni bilaterali”.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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