Pillole di storia e cultura locale. Il Clanio, il fiume scomparso caro agli dei

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Il Clanio, il fiume scomparso caro agli dei. Affluente del lago di Patria aveva la sua sorgente, nel tratto irpino, degli Appenini meridionali. Rinforzava la sua corsa verso il mare cumano, nella confluenza del fiume Riullo, nei pressi di Acerra. Nella parte finale assumeva il nome della città liternina posta alla sua foce, quindi fu chiamato prima Liternum e poi Patria. I greci di Cuma, ben presto lo navigarono controcorrente, diffondendo nelle tribù che si servivano della sua acqua preziosa, varie divinità tra cui Ebone, il toro barbuto dal volto umano (2).

Nel 524 a. C, tra i fiumi Clanio e Volturno, si svolse la leggendaria vittoria di Aristodemo contro gli etruschi, i cartaginesi e le tribù osche, alleatesi tra di loro, per fermare l’espansione della civiltà della Magna Grecia. Si affrontarono due forze impari, dai numeri l’esito a favore dell’alleanza, sembrava scontato. Quando accadde uno straordinario prodigio, mai visto prima di allora, in alcun luogo, né tra i greci, né tra gli altri popoli. All’improvviso i due fiumi, smettendo di scorrere in modo naturale, invertirono il corso risalendo dalla foce alla sorgente. Tale evento soprannaturale terrorizzò etruschi, cartaginesi e oschi, i quali temettero che fosse l’ira della divinità Ebone.

Al contrario, i cumani si sentirono protetti e investiti di un eroico coraggio. Sotto il comando del condottiero Aristodemo, partirono in una vittoriosa controffensiva (3). Molte leggende si diffusero sul fiume caro agli dei, tanto che ancora oggi, la valle dove si incrociavano le prime sorgenti viene chiamata “dei miti e degli dei” (4). Tali elementi costituiscono un’ ulteriore prova, a favore di chi sostiene che le città romane, poste nei pressi della sede fluviale : Liternum, Nola, Sessuola e Abella, abbiano avuto una pre-fondazione greco calcidese.

Note
(1) Cenno storico della città di Sessuola e Arienzo, Giuseppe de Montemayor.
(2) Historia napoletana, Francesco de Petrì.
(3) Le antichità di Roma di Dionigi di Alicarnasso volgarizzate dall’abate Marco Mastrofini.
(4) Valle dell’antico Clanis, antica Terra dei Miti e degli Dei, Documenti della Regione
Campania.

Dottor Arturo D’Alterio

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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