Il gruppo Pd, si legge, “in piena sintonia con il partito, ritiene opportuno che venga introdotto nel provvedimento che arriva ora alla Camera un contributo di solidarietà a carico dei redditi più elevati, da destinare a tutti coloro che versano in situazioni di povertà a causa della crisi o in situazioni di grave difficoltà per la perdita completa del reddito come i giovani lavoratori autonomi”.
Ma cosa prevede, nello specifico, la proposta dei democratici? “L’istituzione di un contributo di solidarietà per gli anni 2020 e 2021, che dovranno versare i cittadini con redditi superiori ad 80.000 euro e che inciderà sulla parte eccedente tale soglia”. Ecco dunque fissata la soglia, neanche troppo alta: 80mila euro.
Ma quanto dovranno pagare questi cittadini ricchi? “La somma versata, rispettando i criteri di progressività sanciti dalla nostra Costituzione, sarà deducibile e partirà da alcune centinaia di euro per le soglie più basse fino ad arrivare ad alcune decine di migliaia di euro per i redditi superiori al milione”.
Quanto pensano di raccogliere con questa patrimoniale-solidale? “Il gettito atteso – si legge nella nota del Pd – è pari ad un miliardo e trecento milioni annui“. Per concludere un’annotazione storica: “Ad uno strumento del genere, oggi sicuramente necessario, si è già fatto ricorso in passato da governi di diverso colore”.
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