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Va ormai delineandosi il quadro delle candidature nei comuni a nord di Napoli. Tante conferme, qualche esclusione e un paio di “big” ancora in attesa di conoscere il proprio destino. Tutto si deciderà nell’arco delle prossime ore. Non correrà nel suo territorio, ma è certo di un posto in lista – nel collegio plurinominale della Camera (Portici-Torre del Greco-Castellammare) – l’ex sindaco di Villaricca Lello Topo, in quota Partito democratico. L’attuale consigliere regionale parte con una situazione di evidente vantaggio: è il primo della lista nel collegio e la sua elezione, pertanto, viene data pressoché per scontata. Se la gioca, in un collegio uninominale del Senato (Afragola/Casoria), l’ex sindaco di Frattamaggiore Francesco Russo, anch’egli nel roster dei democratici. Non ce l’ha fatta, invece, Giovanni Porcelli, fedelissimo del governatore De Luca con un recente passato da presidente di Soresa. L’ex sindaco di Mugnano non è riuscito a strappare la candidatura, nonostante avesse manifestato la sua ampia disponibilità. Bissa l’esperienza di cinque anni fa la democratica Giovanna Palma, ritenuta vicinissima a Lello Topo e candidata sia nel collegio plurinominale che nell’uninominale del Senato. Spazio nell’uninominale di Pozzuoli (Camera) per la professoressa Maria Carmine Tumiatti, che nell’area dem è riuscita spuntarla su Alfonso Artiaco.
Per la terza città della Campania, Giugliano, in campo anche l’avvocato Giuseppe Pellegrino, sempre in quota Pd, che ha strappato la candidatura nel collegio uninominale (Giugliano) della Camera, dove avrà di fronte, tra gli altri, il consigliere regionale “deluchiano” Michele Schiano di Visconti, che in questa tornata elettorale corre tuttavia per la quarta gamba del centrodestra. Schiano, ex sindaco di Qualiano, è un habitué delle competizioni elettorali e gode, nel collegio in cui è schierato (da Giugliano a Sant’Antimo), di un grosso seguito. Nessuna blindatura nemmeno per Biagio Sequino, coordinatore provinciale dei salviniani nonché consigliere del comune di Calvizzano. Il giovane leghista, salvo sorprese, correrà nel collegio plurinominale della Camera ma partendo da una posizione (quarto nella lista) di netto svantaggio. Per i Fratelli d’Italia c’è la villaricchese Vincenza Giacobbe, schierata – con una candidatura di “servizio ” – nel plurinominale della Camera. In campo anche Casapound che al Senato (uninominale) presenta Benito Lubrano. Sarebbe sfumata, invece, la candidatura di Armando Cesaro, il consigliere regionale forzista figlio del parlamentare Luigi. I vertici del partito di Berlusconi hanno dato il via libera per la candidatura di Cesaro senior, ma per Armando, di recente indagato nell’ambito di un’inchiesta sul voto di scambio nel comune di Marano, non è arrivato l’agognato placet. Giochi più o meno fatti anche nel Movimento Cinque Stelle, che presenta ai nastri di partenza il parlamentare uscente Salvatore Micillo (uninominale e plurinominale), mentre potrebbe saltare – secondo alcuni rumors – la candidatura del carneade Angelo Zanfardino, enologo di Qualiano. A sinistra Michela Rostan (Leu), che ha nel comune di Melito il suo feudo, dovrebbe correre in un collegio plurinominale della Camera, mentre Potere al popolo schiera nel collegio di Pozzuoli Aniello Nasti (uninominale Camera) e il sindacalista Giorgio Cremaschi nel collegio plurinominale (Giugliano/Pomigliano) del Senato.
© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TERRANOSTRA | NEWSCommenti
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