Marano, trattative fallite: i vertici del Comune ordinano ai vigili di chiudere la fabbrica che opera nell’area confiscata destinata all’isola ecologica

0
508 Visite

La commissione straordinaria alla guida del Comune ha rotto gli indugi sull’annosa questione della fabbrica di dolciumi presente nell’area confiscata alla camorra di località La Volpe, di proprietà comunale, al cui interno è stata installata l’isola ecologica per la quale (a giorni) si attende finalmente l’apertura.

Il prefetto Di Menna, il commissario Greco e i dirigenti comunali hanno ribadito che non c’è altra alternativa alla chiusura della struttura. E’ stato, pertanto, dato mandato (non è la prima volta) ai vigili urbani di far rispettare le indicazioni assunte dal vertice amministrativo.

Nella giornata di ieri i legali dei titolari dell’azienda (che non hanno legami parentali con gli ex proprietari del fondo confiscato) avevano inviato all’Ente, dopo gli incessanti colloqui dei giorni scorsi, una richiesta per l’ottenimento di alcuni documenti inerenti alle pratiche di confisca e di acquisizione del bene.

La fabbrica (una cioccolateria) opera nell’area confiscata prima che il tutto (compreso i vari capannoni) fosse confiscato alla criminalità organizzata. I titolari chiedono un lungo periodo (fino a dopo l’estate) per poter smantellare i macchinari e portarli in un altro sito. Il Comune era pronto a concedere al massimo 20-30 giorni, poiché senza la chiusura della struttura non può aprire i battenti l’isola ecologica attesa da molti anni.

I tentativi di mediazione tra le parti non sono andati a buon fine e ora si attende l’intervento della polizia municipale. Non è possibile, da quanto accertato dai tecnici e dirigenti comunali, autorizzare i titolari a proseguire nella loro attività in cambio di un fitto da versare al Comune. Il tutto, infatti, dovrebbe essere avallato da un bando di gara (aperto a tutti) e con ogni probabilità riservato ad associazioni, cooperative e società con scopi prettamente sociali.

Già nel 2012, con l’arrivo del commissario Tramonti, fu affrontata la questione. I titolari della piccola azienda sarebbero dovuti andar via già in quel periodo, poi l’ente decise (senza alcun atto formale) di soprassedere per un po’ considerando che i tempi per l’apertura dell’isola ecologica erano decisamente incerti.

Ora quell’incertezza pare essere alle spalle: il Comune ha redatto il regolamento di utilizzo dell’isola ecologica e deve, pertanto, liberare l’area.

 

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
  • Fascinated
  • Happy
  • Sad
  • Angry
  • Bored
  • Afraid

Commenti