Marano, esplode un nuovo caso D’Ambrosio. Lo spazzamento latita da mesi, eppure la funzionaria ha ridotto la penale alla Teknoservice. La sua posizione è ormai indifendibile

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Lo spazzamento delle arterie è un dramma, un tallone d’Achille da ormai 8-9 mesi e lo abbiamo scritto a più riprese. Non è colpa dei lavoratori, visto che in strada operano poco più di 5-6 spazzini su una popolazione che conta circa 60 mila abitanti.

Anche la situazione della raccolta dei rifiuti, seppur migliorata negli ultimi tempi, non è ancora al top. Eppure il Comune, o meglio la responsabile del settore Igiene Urbana, Maria Giuseppina D’Ambrosio, ha ritenuto opportuno ridurre la penale applicata alla ditta Teknoservice: da 45 mila euro a soli 10 mila.

La penale era stata applicata qualche mese, al culmine delle proteste per le condizioni disastrose delle strade cittadine. La relazione, che aveva portato all’applicazione della penale a carico della ditta che gestisce il servizio, era stata firmata dal tecnico comunale Enzo Brasiello, che prima di sottoscriverla si era ampiamente documentato.

Poche settimane dopo, invece, il dirigente del settore, ovvero la D’Ambrosio, ha sconfessato la tesi del tecnico dell’Ente concedendo uno sconto (non si sa su quali basi, visto che i parametri per l’applicazione delle penali sono oggettivi) alla Teknoservice.

E’ una vicenda grave, gravissima, che dovrebbe indurre la triade commissariale a liquidare (senza troppo indugiare) il responsabile di un settore (che è anche segretario generale) che in 10 mesi di gestione Teknoservice non solo si è ben vista dal firmare la penale ma l’ha anche ridotta, e per giunta per motivi inesistenti. C’è poco da aggiungere anche sulla differenziata, la cui percentuale è ormai ai minimi termini.

Anche il caos creato al cimitero (i nuovi orari e tutto quello che ne è conseguito) è frutto delle sollecitazioni della segretaria generale, che detiene anche la titolarità del settore patrimonio.

La D’Ambrosio, come se non bastasse, è stata individuata e nominata da una giunta accusata di avere legami con la camorra. Ragioni di opportunità, ma anche di qualità dell’operato lavorativo, dovrebbero spingere quindi i vertici dell’amministrazione a considerare nuove soluzioni.

Il

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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