Marano, tramonta l’era Fico. Il viceprefetto se ne va senza aver firmato nemmeno l’atto per i lavori al cimitero

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La stagione commissariale targata Fico è praticamente alle spalle. Il viceprefetto, che per otto mesi ha retto le sorti del Comune, tra poche ore lascerà spazio alla nuova triade ministeriale, individuata alla luce dello scioglimento dell’ente per infiltrazioni della camorra.

Una stagione senza sussulti. Franca Fico, persona a modo, gentile e preparata, andrà via senza aver inciso più di tanto. Il commissario uscente, impegnato anche in terra pugliese (aveva un doppio incarico), ha lavorato nella consapevolezza di dover dire addio da un momento all’altro. La notizia dello scioglimento del municipio, arrivata lo scorso 30 dicembre, non ha colto nessuno di sorpresa, men che meno la Fico che era perfettamente a conoscenza delle vicende che avevano indotto il prefetto Pantalone ad inviare la commissione d’accesso agli atti.

Eppure, pur considerando il contesto, dal viceprefetto ci aspettavamo qualcosa in più. A conti fatti, gli annunci, le buone intenzioni manifestate in sede di insediamento al Comune non si sono in alcun modo concretizzate. E se qualcosa è stato fatto, è davvero troppo poco per un ente che doveva e dovrebbe essere scosso dalle fondamenta.

L’isola ecologica non è stata inaugurata; la pulizia delle strade è stata carente per mesi e mesi; i beni comunali occupati illegalmente non sono stati sgomberati; i dirigenti finiti nell’occhio del ciclone non sono stati destinati ad altri incarichi; la graduatoria delle case popolari non è stata pubblicata; l’andazzo su certi uffici è stato quello di sempre, con il viavai di personaggi border line e di soggetti non autorizzati; le scuole sono in uno stato pietoso o giù di lì; le strade sono al buio e non ci sono fondi per le manutenzioni (i fondi sono saltati fuori però per i progetti e “progettini” interni); qualche concorso pubblico, palesemente “viziato”, doveva esser bloccato; i ruoli della Tarsu (2011) inviati poco prima di Natale, a pochi giorni dalla prescrizione; le bollette dell’acqua (2012-2013) notificate agli utenti con errori madornali; gli atti per la ripresa dei lavori a palazzo Battagliese non sono stati deliberati.

Dulcis in fundo i lavori al cimitero. E’ arrivato il parere favorevole dell’Anac di Cantone, che doveva pronunciarsi sulla variante progettuale; prima ancora era arrivato l’ok della Procura di Santa Maria Capua Vetere, ma Franca Fico non se l’è sentita di avallare il nuovo piano e si dovrà attendere, pertanto, l’arrivo dei nuovi commissari, che con ogni probabilità – prima di firmare – vorranno dare una spulciata agli atti. Chissà quanto tempo, insomma, dovremo ancora attendere. E intanto tanta gente ha già versato le quote per l’acquisto dei nuovi loculi.

 

 

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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